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Biathlon , Interviste

Biathlon – Cambio agli ordini di partenza, il dt Höllrigl applaude l’IBU: “Ha tirato fuori dal cilindro la soluzione migliore”

Sta facendo ovviamente molto discutere il cambio regolamentare imposto dall’IBU sugli ordini di partenza delle gare a cronometro, sprint e individuali, nelle quali i primi quindici della classifica generale partiranno dal pettorale 46 al 75, senza poter più scegliere il proprio gruppo di partenza, che era solitamente quello di testa, quando la pista spesso è in condizioni migliori.

“L’IBU ha trovato il compromesso migliore”
. Il dt del biathlon italiano Klaus Höllrigl è convinto che il nuovo regolamento sia un’ottima soluzione, vista la necessità di rendere le gare ancora più spettacolari per il pubblico, in particolare quello televisivo. «Non so quanta pressione ci fosse dalle tv – ha ammesso Höllrigl a Fondo Italiama l’intenzione dell’IBU era di rendere il prodotto ancora migliore e più divertente da guardare in televisione. Credo che sia perfettamente riuscita nel suo intento, perché si è riusciti a trovare un sistema che per lo spettatore sarà più bello, ma allo stesso tempo si avrà una corretta competizione sportiva. Era fondamentale l’inserimento, anche ben definito, della possibilità data alla giuria di cambiare i gruppi di partenza in determinate condizioni di neve, evitando che a fine gara a vincere non sia l’atleta migliore, che è invece l’aspetto fondamentale dello sport».  

Höllrigl applaude quindi l’IBU, soggetta a tante critiche per questa decisione, come spesso accade quando vi è un cambiamento: «Ha tirato fuori dal cilindro la soluzione migliore, con questo sistema vedo abbastanza garantita un’equità dal punto di vista sportivo. Mi piace e sono convinto che, a fine anno, anche molti che oggi sono più scettici si accorgeranno che è stata una bella soluzione».

Il dt azzurro chiede però vi sia un accorgimento importante per non penalizzare i big della Coppa del Mondo: «Credo sia fondamentale che venga sistemata la questione dei giri di riscaldamento, che tutti possano avere le stesse opportunità, a maggior ragione oggi che i più forti possono ritrovarsi anche col numero 70. Come sapete vi è una pista di riscaldamento da 1 km a disposizione degli atleti, da utilizzare prima di scendere in pista. A volte, però, soprattutto quando vi è scarsa neve, questa non viene aperta e gli atleti che hanno i numeri più alti sono costretti a scaldarsi correndo in zona partenza. Sono però convinto che l’IBU risolverà anche questa problematica e tutti avranno le stesse possibilità».  

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