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Sci di fondo

Sci di fondo – La crisi della squadra finlandese fa discutere. “Com’è possibile che una nazione così grande non riesca a organizzarsi meglio?”

"Non si trattava della presidenza più ambita della Finlandia. Una persona della cerchia più ristretta dello sport finlandese ha detto apertamente che sono una pazza". Sirpa Korkatti si è così espressa in un’intervista a YLE, parlando della situazione che ha ereditato alla guida della Federazione Finlandese di sci, che è in profonda crisi. Circa 1 milione e 800 mila euro sono state le perdite nell’ultimo bilancio, quando l’obiettivo era invece di avere un profitto di due milioni. Ovviamente sono fioccati i tagli, che sono andati a colpire un settore nordico già in crisi: l’amministratore delegato dell’associazione Ismo Hämäläinen è stato costretto ad andarsene, a tutti gli allenatori di salto con gli sci e di combinata nordica sono stati rescissi i contratti e alla direzione dell’associazione è stato consigliato di lasciare. 
Per quanto riguarda lo sci di fondo, come già riportato, oltre alla cancellazione di raduni in quota, con gli atleti che si sono autofinanziati la preparazione, è arrivata anche la decisione di prevedere un ticket fino a 500 euro, che gli atleti convocati in Coppa del Mondo dovranno pagare. Ciò non accadrà a Ruka, dove uno sponsor ha deciso di entervenire coprendo le spesse previste. Fondisti finlandese sul piede di guerra e notizia che ovviamente ha fatto il giro del mondo dello sci di fondo.
Se ne sta parlando anche in Svezia, dove però la situazione, almeno ad oggi, è ben diversa. William Poromaa è però molto colpito da quanto sta succedendo ai suoi colleghi: «È una vicenda triste, spero davvero la situazione possa cambiare. È strano che una nazione così grande nel nostro mondo non riesca ad organizzarsi meglio».
Non c’è paragone con la sua Svezia. «Da noi le cose vanno bene e ci divertiamo
molto nella squadra svedese. Tutto funziona al meglio ed è gestito in modo professionale. Bisogna essere grati per questo».
All’Expressen è intervenuto anche un editorialista del quotidiano finlandese Iltalehti, Santtu Silvennoinen: «Ovviamente tutti i fondisti sono arrabbiati. Perché non dovresti esserlo se devi pagare per andare a lavorare? Inoltre, i corridori devono pagare anche il viaggio da e per Helsinki, quando la squadra parteciperà alla Coppa del Mondo. La crisi economica è stata provocata da una pessima leadership. L’ex membro del consiglio Markku Haapasalmi e soprattutto l’ex amministratore delegato Ismo Hämäläinen si sono lamentati dell’aspetto finanziario». Una crisi che colpisce più duramente gli sciatori non ancora affermati, che non hanno alle loro spalle gli sponsor che possono avere Ivo Niskanen o Krista Pärmakoski.
A novembre la Federazione Finlandese di sci pubblicherà un nuovo rendiconto finanziario. Non arriveranno risultati positivi neanche questa volta, tanto che sarà chiusa la società commerciale Nordic Ski Finland.

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