Entriamo nei dettagli tecnici della preparazione estiva che ci avvicina alla stagione invernale, con l’ausilio dell’opinionista speciale Giuseppe Piller Cottrer, tecnico del comitato friulano di biathlon. L’occasione per approfondire questi temi sono gli imminenti Campionati Italiani Estivi, che inizieranno domani a Forni Avoltri.
VALUTARE LO STATO DI FORMA – “I Campionati Italiani Estivi sono indicativi per valutare lo stato di forma degli atleti e non solo per l’ottenimento di un titolo italiano. L’obiettivo è quello di intervenire sulla programmazione autunnale, valutando le risposte che arrivano dall’atleta in questo appuntamento. Andando ad aggiungere queste risposte a quelle ottenute durante l’estate dai test sostenuti presso il CeRiSM di Rovereto, si monitora così lo stato di forma e di salute degli atleti e di conseguenza si adattano i carichi di lavoro per i mesi successivi”.
IL LAVORO IN QUOTA – “Tutte le squadre durante l’estate si dedicano al lavoro in quota, parlando dei big. Questo è di fondamentale importanza per implementare le performance degli atleti. Gran parte delle squadre per questi periodi si reca in Italia, per le caratteristiche ambientali, territoriali e legate al cibo che offre il Bel Paese. Anche le formazioni scandinave si affidano ai nostri centri di alta quota, tra Lavazé e Livigno. Considerando che anche gli appuntamenti più importanti dei prossimi due anni saranno in alta quota, sia i prossimi Mondiali a Lenzerheide, sia le Olimpiadi che saranno ad Anterselva”.
ASPETTATIVE – “Mi aspetto che da queste gare arrivino risposte sotto il profilo dello stato di salute degli atleti, non tanto dei risultati. La programmazione è una cosa, le risposte dal campo sono altro. Mi aspetto che arrivino feedback positivi, che faranno da riferimento importante per il prossimo futuro. Anche per gli allenatori sarà una bella occasione per valutare le aree da migliorare".
L’ESEMPIO DI VITTOZZI – “Per i giovani sarà un banco di prova importante, soprattutto per le categorie che faranno il salto di categoria dall’aria compressa. L’obiettivo è imparare a gestire la pressione, non essere troppo frettolosi in piazzola e cercare di non strafare per gestire le difficoltà al poligono, che richiede molta energia e concentrazione. L’importanza dell’aspetto mentale l’abbiamo visto con Lisa Vittozzi nella scorsa stagione, in cui la calma, la concentrazione e la resilienza le hanno permesso di essere la numero uno. Ma anche per Dorothea Wierer vale lo stesso: il duro lavoro e la forza mentale sono il segreto della sua longevità sportiva e lo si è visto con la sua recente decisione di continuare fino alle Olimpiadi di casa”.
