Il tema spinoso del doping sportivo è tornato a tenere banco tra gli addetti ai lavori e semplici appassionati negli scorsi giorni, quando è emersa una positività del numero 1 al mondo del tennis, l’azzurro Jannik Sinner, al Clostebol, uno steroide anabolizzante. Inutile tornare sulla vicenda, se n’è parlato ampiamente e l’esito, che sorride al campione altoatesino, ha permesso di voltare pagina e concentrarsi sui futuri impegni, in primis l’US Open che parte proprio oggi con gli incontri.
Si tratta di una coincidenza, ma quasi in concomitanza con il caso che è diventato inevitabilmente di interesse mondiale, in occasione della Toppidrettsveka è partita la campagna “ÆRLIG TALT” (tra. "Onestamente Parlando"), una collaborazione tra Anti-Doping Norway, Trondheim 2025 e la Federazione Internazionale di Sci e Snowboard (FIS), che vede protagoniste figure di spicco nello sci di fondo tra cui Therese Johaug, Trond Nystad e Max Hauke per prevenire il doping prima dei Campionati del mondo di Trondheim.
Sembrerebbe quasi ironico che la scelta sia ricaduta proprio su tre atleti (ritirati o ancora in attività) che hanno avuto la loro carriera macchiata da un’accusa di doping, ma l’obiettivo degli ideatori è proprio quella di promuovere atteggiamenti positivi attraverso le storie oneste di individui che ne sono stati vittima, stimolando quanti coinvolti nel mondo dello sport, a qualsiasi titolo, a proteggere lo sport pulito e sano attivamente.
"Un campionato in casa è una grande opportunità per aumentare la consapevolezza sugli sforzi anti-doping" afferma Ella Gjømle Berg, consulente di Anti-Doping Norway ed ex sciatrice di fondo "L’obiettivo è proteggere gli atleti puliti e aumentare la conoscenza all’interno della comunità sportiva"
La storia di Therese Johaug, che sui tracciati di Trondheim proverà a vincere l’unica medaglia d’oro che ancora le manca in carriera, quella della 50km e per la quale è tornata alle gare dopo aver lasciato lo sci di fondo nel 2022, ha delle analogie a quelle del tennista di Sesto di Pusteria, ma è anche molto diversa, e ve l’abbiamo raccontata pochi giorni fa. Max Hauke è tristemente noto per l’arresto durante i Mondiali di Seefeldt del 2019, quando fu colto in flagrante poco prima dell’inizio della 15km in classico mentre faceva uso di doping assieme al compagno di squadra Dominik Baldauf e ad altri tre atleti; al fianco dell’austriaco anche Nystad che all’epoca dei fatti era il coordinato dello sci di fondo per la Federazione Austriaca e, a seguito dei fatti, diede le dimissioni dal ruolo.
Berg, in una dichiarazione fatta alla Federazione Norvegese di sci, nel tranquillizzare sulla "pulizia" della maggior parte degli atleti nel mondo delle discipline nordiche non può fare a meno di sottolineare come siano "passati diversi anni dal caso Johaug, ma ci sono ancora atleti di alto livello che credono che si possa usare tutto ciò che si ottiene da un allenatore o da un medico. È spaventoso e dimostra che abbiamo un lavoro da svolgere"
Sci nordico – Trondheim 2025: Johaug, Trond Nystad e Max Hauke sostengono la campagna antidoping dei Campionati Mondiali
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