Il conto alla rovescia per il Nordic Festival firmato Martin Fourcade è ormai ad una singola cifra da qualche giorno: solo cinque i giorni che separano da una delle gare biathlon e di fondo più attese dell’estate lungo le rive affollate del lago di Annecy, che in questi giorni di fine estate mette in mostra tutta la sua bellezza, coniugata con lo sport e i grandi campioni degli sport invernali che attirano sugli spalti e a bordo pista migliaia di persone ogni anno.
Intervistato da Dauphiné Libéré, il patron della manifestazione, reduce da un’Olimpiade parigina in cui è stato tra i protagonisti per ciò che riguarda la parte più protocollare, è tornato a parlare della manifestazione, sul suo format e sull’idea che l’ha ispirata ormai nn anni fa e ancora guida la sua organizzazione.
In primis, come ormai tradizione, anche se le sfide tanto attese saranno al sabato, l’evento sviluppa in tre giornate: "Una parte festosa il venerdì sera all’inaugurazione, un sabato sportivo con gare che riuniscono i migliori atleti del mondo e infine un momento domenicale partecipativo dove grandi e piccini potranno divertirsi provando il biathlon running"
Ad allargare gli orizzonti dell’evento ci sarà anche un villaggio espositori, che è aperto a tutti che prenderà vita nelle tre giornate del Festival con musica e shopping. "L’evento è gratuito, sia per i concerti che per il villaggio. Per sedersi in tribuna bisogna pagare, ma chi vuole può andare a bordo pista gratuitamente" ha spiegato l’ex biathleta dei Pirenei-Orientali. L’accessibilità è sempre stato il fulcro e il segreto del successo del MFNF: per questo motivo, anche con qualche sforzo in più, l’organizzazione ci tiene a far sì che possa restare tale anche in un momento difficile come quello attuale. “Stiamo facendo uno sforzo enorme per mantenerlo gratuito. È un approccio piuttosto raro. Vogliamo che l’evento sia popolare; questo è importante per mantenere la sua accessibilità. Non vogliamo che sia riservato a pochi fortunati che possono permetterselo."
Non solo l’accessibilità, ma anche la sostenibilità è uno dei temi delicati e attualissimi che tengono banco nella realizzazione della kermesse e a cui Fourcade tiene profondamente. "Prestiamo molta attenzione alla pulizia del sito" spiega, in riferimento all’area pedonale denominata Le Pâquier dove vengono posizionate le tribune e il poligono, oltre al resto dell’evento "Non possiamo negare che ci sia un impatto e che stiamo utilizzando uno spazio pubblico, questo è un dato di fatto, ma stiamo cercando di avere valori che funzionino bene con l’ambiente”.
Nonostante ciò, l’amministrazione comunale ha avviato una consultazione con la popolazione locale per conoscere la sua opinione ed eventualmente considerare l’opportunità di non appoggiare l’evento. Monsieur Le Biathlon, dal canto suo, non teme affatto l’esito di questo sondaggio ed è sicuro che il suo festival contribuisca positivamente "all’attrattiva di una regione sportiva come Annecy” e che la gente questo lo abbia capito: "I sentimenti della stragrande maggioranza delle persone che sono soddisfatte e che forse vengono ascoltate un po’ meno. È un evento che, dal punto di vista sociale, porta alla città più di quanto costi”.
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