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Salto con gli sci – Kvandal gareggia con gli uomini e stupisce in Coppa di Norvegia! Granerud: “Non è lontana dai migliori”

Eirin Maria Kvandal continua il suo percorso di graduale crescita che l’ha portata nell’ultima stagione ad affermarsi al top del salto con gli sci norvegese, chiudendo la generale di Coppa del Mondo al 7° posto, come migliore interprete della propria nazione. A 22 anni, Kvandal è già considerata l’elemento di punta della sua nazionale, tanto da essersi laureata anche vincitrice del circuito del Raw Air dello scorso inverno, precedendo in classifica la connazionale Opseth, oltre a Eva Pinkelnig, Katharina Schmid e Nika Prevc, tutte assolute protagoniste della disciplina. Ma Kvandal vuole di più e così succede che in un weekend qualsiasi di agosto, la saltatrice del 2001 prende parte a una gara di Coppa di Norvegia, ma lo fa… nella categoria maschile(!).
Lo scorso 10 agosto, infatti, si sono tenute alcune gare a Granåsen, valide appunto per la Coppa di Norvegia. Nella categoria “uomini élite”, tra i nomi dei migliori saltatori norvegesi, ecco comparire anche quello di Eirin Maria Kvandal, che ne ha approfittato così per saltare dal trampolino grande. Va evidenziato che Kvandal ha dimostrato di avere un grande feeling con i trampolini di grandi dimensioni, tanto che è stata proprio lei a vincere la prima storica gara di Coppa del Mondo femminile su un trampolino di volo con gli sci, lo scorso marzo a Vikersund. E infatti anche a Granåsen Kvandal non ha sfigurato: tra gli uomini ha chiuso al 13° posto, andando di poco lontana da Halvor Egner Granerud, 9° alla fine. Non uno qualunque, considerando che ha in tasca due Coppe del Mondo.
Un risultato che ha dell’incredibile se si considera che gareggiava in una categoria sulla carta fuori portata. La stessa Kvandal, non nasconde di voler puntare a ridurre il gap con gli uomini, spingendosi oltre i propri limiti: “Penso che sia divertente confrontarmi con i ragazzi – spiega la norvegese a TV2 –. Mi alleno con loro ogni giorno e alla lunga voglio provare ad essere altrettanto brava. Se è realistico? Sì, voglio davvero dirlo. Fisicamente è possibile”. Ovviamente Kvandal è consapevole che si tratta di una sfida ardua, ma non si tira indietro: “Sono più bravi di me a volare. C’è molto da fare per arrivarci. Lavoro per ottenere prima una posizione ottimale in fase di volo e poi per riuscire a mantenerla più a lungo”.
A elogiare la compagna di squadra ci pensa anche Granerud: “Il suo livello massimo non è lontano da quello dei migliori. E’ veramente brava, molto semplicemente”. “Ricordo che ero sul punto di essere battuto da Maren Lundby in un salto di prova nel 2020 – conclude –. La stagione successiva è stata la migliore che abbia mai avuto, quindi lo prendo come un buon segno”.

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