“Quest’anno saremo a Sjusjøen, che per noi fondisti è un po’ la vera Norvegia”, raccontava l’azzurro juniores Tommaso Cuc qualche giorno fa. “Non vedo l’ora, aspetto solo quel momento”, aggiungeva la sua compagna di squadra Beatrice Laurent. In linea con quelle che erano le aspettative di Gabriele Matli: “Staremo un po’ più al fresco, potremo imparare dalle altre nazioni e prendere spunto”. Queste erano le sensazioni di alcuni degli azzurri, intervistati da Fondo Italia pochi giorni prima della partenza per la Norvegia, dove nella scorsa settimana si è tenuto l’Equinor International Junior Camp, un mega raduno dedicato agli Under 20, dove si incontrano ogni anno i talenti più promettenti del panorama europeo dello sci di fondo. Allenamenti congiunti, test e soprattutto tanti scambi di idee e opinioni, che non possono che aiutare la crescita degli atleti.
Come comunicato dalla FIS, sono stati ben 98 i ragazzi presenti al Camp di Sjusjøen quest’anno, all’interno dei quali erano presenti anche 10 italiani della nazionale juniores: Gabriele Matli, Tommaso Cuc, Federico Pozzi, Niccolò Giovanni Bianchi, Marco Pinzani, Davide Negroni, Beatrice Laurent, Romina Bachmann, Marit Folie e Marie Schwitzer.
“Si tratta di una settimana fantastica in mezzo a un panorama meraviglioso qui a Sjusjøen, dove tutto è predisposto perfettamente per un raduno junior che si estende oltre i confini nazionali – spiega alla FIS Brit Baldishol, membro della federazione norvegese –. C’è gioia per lo sci di fondo ovunque qui. Si lavora con sessioni di sprint, corse lunghe, sessioni di skiroll, tecnica, lavori a intervalli con balzi e, naturalmente, attività di socialità al pomeriggio e alla sera. Stanno accadendo così tante cose interessanti. Attraverso un raduno del genere ci conosciamo molto meglio oltre i confini nazionali. È importante conoscere altre culture di allenamento e acquisire informazioni su ciò su cui si concentrano gli altri. Abbiamo tutti qualcosa a cui aspirare per diventare ancora migliori nello sci”.
Ma l’allenamento condiviso e il confronto tra pari età non sono state le uniche risorse da cui attingere a Sjusjøen, visto che i ragazzi hanno avuto la possibilità di incontrare alcuni personaggi di spicco dello sci di fondo, tra cui le sorelle della nazionale norvegese Lotta e Tiril Udnes Weng. Ma non solo: a Sjusjøen si sono presentati anche Sjur Røthe, fresco di ritiro dalle competizioni, l’allenatore della nazionale norvegese femminile Sjur Ole Svarstad e il fondista canadese Brian McKeever, plurimedagliato paralimpico.
A dare un feedback sull’esperienza è sono le stesse sorelle Weng, che da junior avevano a loro volta preso parte all’International Junior Camp: “Anche noi abbiamo partecipato a questo camp quando eravamo junior e ricordiamo bene che vi partecipavano gli sciatori della nazionale di allora. È stimolante per noi vedere tutti coloro che sono coinvolti nello sci di fondo venire qui da tutto il mondo per allenarsi. Abbiamo conosciuto molti di coloro contro cui ora gareggiamo in Coppa del Mondo quando facevamo parte del camp. E forse abbiamo anche qualche consiglio da condividere dieci anni dopo la nostra partecipazione”.
Sci di fondo – L’Italia Juniores all’International Junior Camp di Sjusjøen: presenti anche Røthe e le sorelle Weng

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