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Biathlon – Latypov avverte: “Se in Russia riposiamo sugli allori, riceveremo bastonate non appena torneremo nel circuito internazionale”

Quelli che stanno per concludersi a Parigi sono stati i primi Giochi Olimpici senza la "corazzata" russa protagonista del medagliere grazie ai tanti atleti messi in campo da una nazione che ha sempre fatto dello sport uno dei suoi pilastri, senza distinzione tra discipline estive ed invernali.
Nella capitale francese un manipolo di atleti, 32 in totale tra russi e bielorussi, si è presentato comunque come Atleti Neutrali, senza bandiera, senza inno, senza che le loro eventuali medaglie figurassero nel medagliere, come conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina avvenuta due anni fa e sostenuta dalla Bielorussia. In Russia però, c’è chi spera ancora che non manchi molto affinché si possa tornare a rappresentare la propria nazione a livello internazionale con tutti i crismi del caso, magari già a Milano-Cortina nel 2026.
Tra questi c’è anche il biathleta Eduard Latypov, vincitore di tre bronzi olimpici conquistati durante l’ultima Olimpiade invernale di Pechino 2022. "Certo che voglio diventare campione olimpico e credo anche che tornerò a gareggiare a livello internazionale. Meglio crederci che non crederci. Quando ci si crede, si ha un obiettivo e una motivazione. Anche se non dovesse accadere, saprò di essere stato il più pronto possibile. In secondo luogo, ho migliorato le mie capacità, quindi non si tratta di uno svantaggio per me" ha detto il 30enne, ospite della trasmissione di Match TV "Special Report".
C’è però consapevolezza che potrebbe non essere facile tornare a gareggiare contro avversari che hanno continuato a sfidarsi e progredire, mentre loro sono rimasti nella loro bolla nazionale. "Il mio primo inverno nelle gare nazionali è andato benissimo, ho vinto l’80% delle gare ai Campionati nazionali e nella Coppa organizzata con i bielorussi. Sulla carta sembra tutto ottimo, ma intanto gli atleti della Coppa del Mondo continuano a migliorare. Sparano più veloci, impressionano sugli sci, è chiaro che sfidano sé stessi e ogni frazione di secondo da qualche parte la tirano fuori. Certo, con degli errori, ma stanno crescendo. Se in Russia ci riposiamo sugli allori sicuri delle nostre forze, riceveremo bastonate non appena torneremo nel circuito internazionale”
Un avvertimento non di poco conto quello fatto da Latypov, che fa luce su uno degli aspetti più complicati di questa esclusione, vale a dire la possibilità di crescita in un contesto di gara limitato.

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