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Salto con gli sci – Trampolini con vista Tour Eiffel, quando Parigi si vestì in versione invernale

Trampolini in mezzo alla capitale della Francia, salto con gli sci con vista sugli Champs Elysées. Sembra uno scherzo e invece non lo è. Mentre i riflettori del mondo sono puntati sulla città di Parigi, che in questi giorni accoglie le Olimpiadi, con strutture – come ad esempio quella del beach volley – costruite all’ombra della Tour Eiffel, qualcuno si domanda se in mezzo a quei romantici panorami possano aver trovato spazio anche gli sport invernali. Se un buona dose di aria invernale hanno già contribuito a portarla a Parigi le due azzurre del biathlon Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, in Francia come inviata televisiva la prima e per un evento con gli sponsor la seconda, ora anche il salto con gli sci trova spazio, almeno nei ricordi, tra  i palazzi della Ville Lumière. A mettere in relazione il salto con gli sci e la città di Parigi è il sito polacco skijumping.pl, che rievoca alcune immagini del secolo scorso, con vere e proprie strutture per il salto con gli sci in mezzo alla metropoli.
E’ il 1930 e a Parigi sorge “An Indoor Switzerland”, una struttura indoor che permetteva di praticare il salto con gli sci al chiuso anche in una zona poco predisposta agli sport invernali. Ovviamente si trattava di trampolini di piccole dimensioni, che tuttavia offrivano agli appassionati di salto la possibilità di praticare la disciplina ben lontano dalle montagne innevate, seguendo la moda degli impianti indoor diffusi in quel periodo nelle maggiori città del mondo (esistevano anche a Boston e New York).
 
Ma è nel 1955 che i trampolini conquistano il loro spazio nello skyline parigino. Nel periodo del dopoguerra, infatti, divenne sempre più comune vedere trampolini eretti all’aperto in zone non esattamente associabili agli sport invernali. Un esempio in questo senso è quello dell’imponente struttura costruita a Porte Maillot, non lontano dalla Tour Eiffel. Un trampolino di 50 metri ricoperto da neve conservata e dotato di un sistema di illuminazione che permetteva di saltare anche in notturna, scorgendo la punta della Tour Eiffel dalla stanga di partenza. Secondo quanto riportato da Skisprungschanzen.com, inoltre, sul trampolino di Porte Maillot si poteva saltare anche in estate grazie all’utilizzo della paglia, tanto che si tennero delle vere e proprie gare a cui prese parte anche il saltatore norvegese Arnfinn Bergmann, oro olimpico a Oslo 1952.
 
Un’altra data importante per il salto con gli sci a Parigi è poi quella del 1980, anno in cui su una collina nel quartiere di Saint-Denis venne eretto un piccolo trampolino per il salto con gli sci da 23 metri, principalmente dedicato ai bambini. Tra chi saltò su quell’impianto c’era anche François Descombes-Sevoie, attuale detentore del record francese nel salto, che a in giovanissima età ebbe l’opportunità di cimentarsi a Saint-Denis: “Ricordo il lungo ed estenuante viaggio a Parigi. Era qualcosa di straordinario, guardare la Torre Eiffel prima di saltare” ricordava il transalpino qualche anno dopo. Rimasto in funzione fino ai primi anni ’90, oggi di quel trampolino rimane ben poco, se non qualche ammasso di materiali abbandonati.

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