Dodici istruttori nazionali di sci di fondo presentano dodici tesi legate al mondo dello sci. In questa piccola rubrica, Fondo Italia dà spazio alle idee di dodici neo istruttori (promossi durante l’ultimo master a novembre 2023), che presentano la propria tesi, elaborata in occasione degli esami conclusivi. Dal rapporto tra sci e social media, all’insegnamento della disciplina nelle lingue straniere, passando per l’importanza dello skiroll nell’allenamento, fino ad arrivare alla correlazione tra sport e disabilità: sono molti i temi trattati nei 12 “project works”, pubblicati con cadenza settimanale fino al 29 agosto. A presentare il proprio lavoro è Stefano Detassis, che di seguito introduce la sua tesi intitolata "Lo sci di fondo, un’opportunità per la promozione di salute e benessere".
LO SCI DI FONDO, UN’OPPORTUNITA’ PER LA PROMOZIONE DI SALUTE E BENESSERE – la tesi di Stefano Detassis
Il ruolo dell’attività fisica nel promuovere e mantenere un adeguato stato di salute è ben documentato in letteratura ormai da decenni. Nel preoccupante panorama di salute pubblica dove dilaga la sedentarietà e l’eccesso ponderale essere promotori di sport è una responsabilità.
L’obiettivo di questo lavoro è stato raccogliere le informazioni presenti circa i potenziali benefici dello sci di fondo sulla salute e cercare di capire come poter proporre questa attività in maniera innovativa facendo leva sugli aspetti legati al benessere.
Attraverso una ricerca bibliografica sono state indagate le evidenze specifiche per lo sci di fondo riguardo gli effetti sul sistema cardiopolmonare, sui parametri ematici, spesa energetica e peso corporeo, effetti a livello articolare/infortuni ed a livello emotivo/stress. Sono stati presi in considerazione solo gli articoli che analizzavano attività di sci di fondo amatoriale e ricreativa escludendo di fatto l’ambito agonistico e degli atleti d’élite. Viene confermata una correlazione positiva tra l’attività di sci di fondo ed i principali parametri di salute (riduzione del rischio cardiovascolare, miglioramento dei parametri ematici come glicemia e profilo lipidico, miglioramento dello stato cardiorespiratorio e riduzione del grasso corporeo), in un contesto a basso rischio di infortuni. Risultano invece ancora limitate le evidenze specifiche in ambito emotivo/emozionale.
Per testare sul campo il potenziale effetto che il maestro di sci può produrre in questi termini sono state messe a confronto due tipologie di lezione di sci, una tradizionale ed una sperimentale con obiettivo di benessere e fitness. Due soggetti volontari, uno per la tecnica classica ed uno per la tecnica di pattinaggio, hanno seguito la lezione (su skiroll) prima in forma tradizionale ed in una seconda giornata in forma sperimentale (più dinamica ed attiva). Durante la lezione sono stati raccolti i dati di frequenze cardiache, tempo in movimento, distanza percorsa e costo energetico. Sono stati riscontrati incrementi su tutte le variabili confermando quanto già evidenziato dalla maggior parte degli studi presi in analisi ovvero che l’intensità, la durata e la regolarità dell’esercizio sono rilevanti nel produrre più o meno benefici in termini di salute. Il livello tecnico dello sciatore rappresenta un limite in questo tipo di lezione sperimentale, infatti non con tutti i soggetti, specie se principianti, è possibile proporre maggiore dinamismo ed intensità durante la sciata. È possibile tuttavia proporla alla grande fetta di sciatori di livello intermedio che ha forse meno interesse agli aspetti tecnici ma cerca più effetti “allenanti”.
La conclusione del mio lavoro, rivolta principalmente agli addetti ai lavori, quindi maestri e scuole di sci, vuole sottolineare come, forti delle evidenze presenti, sia possibile proporre con più convinzione la nostra disciplina anche nell’ambito di percorsi di cura, riabilitazione o semplicemente di esperienze per il miglioramento dello stile di vita e benessere personale.
Il maestro di sci potrebbe acquisire maggiore conoscenza degli effetti che si producono durante la sciata in termini di salute in modo da poterli comunicare e saper organizzare una lezione di sci al fine di massimizzarli, consapevole che lo sci di fondo può essere un’opportunità di salute e benessere.
