La Nazionale francese di sci di fondo ha ripreso l’attività collegiale esattamente con aveva concluso la scorsa stagione, vale a dire sulla neve. A giugno, infatti, i fondisti d’Oltralpe si sono ritrovato sulla neve a Tignes, per poi spostarsi a Prémanon per dei testi.
La preparazione per il prossimo inverno procede spedita, ma c’è qualcuno che ha iniziato questa nuova stagione passano prima per un check-up medico. Una volta terminata la stagione a marzo, Delphine Claudel ad un trattamento per intervenire sull’ostruzione laringea indotta dall’esercizio fisico e la sindrome da intrappolamento dell’arteria poplitea, nella speranza di liberarsi di questi disturbi per il prossimo inverno.
"Ho interrotto la mia stagione a fine marzo per sottopormi a un’operazione alla laringe e a un’infiltrazione" spiega la fondista di La Féclaz a Skichrono "Quindi aprile è stato molto tranquillo. Ho ripreso lentamente a maggio. A giugno abbiamo trascorso quindici giorni bellissimi a Tignes e ora siamo in piena preparazione, siamo nei mesi importanti e tutto sta andando bene. Non abbiamo ancora tutte le risposte dopo l’operazione alla laringe, perché dovremo vedere cosa succede durante gli sforzi intensi."
La 28enne ha spiegato che, nel caso della laringe, "si tratta di una malformazione che blocca l’ingresso dell’aria durante gli sforzi sopra la soglia" e negli ultimi 10 anni aveva provato a curarla in modo ‘naturale’ ma, non ottenendo alcun beneficio, alla fine ha optato per la chirurgia. Anche se la scorsa stagione è riuscita a far segnare risultati importanti "è stato frustrante, perché ho iniziato la stagione sapendo che sarei stata ostacolata per l’80% delle gare!" Nel caso del polpaccio, benché sia qualcosa di cui molti soffrono senza neanche saperlo, la cattiva circolazione era peggiorata notevolmente negli ultimi tempi.
Tornata come nuova sul piano fisico, Claudel ha iniziato il terzo blocco di allenamenti con tranquillità, seguita da Alexandre Pouyé, allenatore della squadra femminile dal 2022 e di cui si fida ciecamente.
"È appassionato di quello che fa e si vede che stiamo facendo le cose giuste" spiega l’atleta dei Vosgi, che non ha in programma grandissime rivoluzioni sulla sua routine ad un passo dai Mondiali del 2025 o dai Giochi Olimpici del 2026, anche se in ottica futura non mancano gli obiettivi "Ogni anno lavoriamo su cose nuove e ci poniamo nuovi obiettivi. La 50 km di skate ai Mondiali mi attira, anche se non sono un habitué e non sento di essere particolarmente adatta ad una gara di questo tipo, quindi potrebbe essere un obiettivo da raggiungere. C’è anche lo skiathlon, ma in generale mi piace il profilo dello stadio di Trondheim."
Nella prossima stagione di Coppa del Mondo ci sarà inoltre un appuntamento molto importante per i Blues: il massimo circuito internazionale tornerà del resto in Francia, a Les Rousses, dove Claudel si è classificata seconda nella 10 km a skate nel 2023. I calendari francesi sono cerchiati di rosso per metà gennaio, e c’è ancora tanto lavoro da fare nel frattempo, ma l’ambizione di dare il massimo e fare bene è già alle stelle.
"Ho interrotto la mia stagione a fine marzo per sottopormi a un’operazione alla laringe e a un’infiltrazione" spiega la fondista di La Féclaz a Skichrono "Quindi aprile è stato molto tranquillo. Ho ripreso lentamente a maggio. A giugno abbiamo trascorso quindici giorni bellissimi a Tignes e ora siamo in piena preparazione, siamo nei mesi importanti e tutto sta andando bene. Non abbiamo ancora tutte le risposte dopo l’operazione alla laringe, perché dovremo vedere cosa succede durante gli sforzi intensi."
La 28enne ha spiegato che, nel caso della laringe, "si tratta di una malformazione che blocca l’ingresso dell’aria durante gli sforzi sopra la soglia" e negli ultimi 10 anni aveva provato a curarla in modo ‘naturale’ ma, non ottenendo alcun beneficio, alla fine ha optato per la chirurgia. Anche se la scorsa stagione è riuscita a far segnare risultati importanti "è stato frustrante, perché ho iniziato la stagione sapendo che sarei stata ostacolata per l’80% delle gare!" Nel caso del polpaccio, benché sia qualcosa di cui molti soffrono senza neanche saperlo, la cattiva circolazione era peggiorata notevolmente negli ultimi tempi.
Tornata come nuova sul piano fisico, Claudel ha iniziato il terzo blocco di allenamenti con tranquillità, seguita da Alexandre Pouyé, allenatore della squadra femminile dal 2022 e di cui si fida ciecamente.
"È appassionato di quello che fa e si vede che stiamo facendo le cose giuste" spiega l’atleta dei Vosgi, che non ha in programma grandissime rivoluzioni sulla sua routine ad un passo dai Mondiali del 2025 o dai Giochi Olimpici del 2026, anche se in ottica futura non mancano gli obiettivi "Ogni anno lavoriamo su cose nuove e ci poniamo nuovi obiettivi. La 50 km di skate ai Mondiali mi attira, anche se non sono un habitué e non sento di essere particolarmente adatta ad una gara di questo tipo, quindi potrebbe essere un obiettivo da raggiungere. C’è anche lo skiathlon, ma in generale mi piace il profilo dello stadio di Trondheim."
Nella prossima stagione di Coppa del Mondo ci sarà inoltre un appuntamento molto importante per i Blues: il massimo circuito internazionale tornerà del resto in Francia, a Les Rousses, dove Claudel si è classificata seconda nella 10 km a skate nel 2023. I calendari francesi sono cerchiati di rosso per metà gennaio, e c’è ancora tanto lavoro da fare nel frattempo, ma l’ambizione di dare il massimo e fare bene è già alle stelle.