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Sci di fondo

Sci di fondo – Sjur Røthe chiude la sua carriera: “Non credo che sarò in grado di vincere di nuovo una gara di Coppa del Mondo.”

Al termine della scorsa stagione, Sjur Røthe aveva annunciato che avrebbe sfruttato questa primavera e la pausa dalle gare per decidere cosa ne sarebbe stato del suo futuro nello sci di fondo. Dopo poco più di un mese di riflessione, questa mattina ha annunciato che non proseguirà con la sua carriera, nonostante alle porte ci sia l’appuntamento cruciale con i Campionati del Mondo sul suolo di casa, a Trondheim.
"Ho deciso di smettere" ha dichiarato alla testata norvegese VG "Faccio fatica a credere che sarò in grado di vincere di nuovo una gara di Coppa del Mondo. Non è passato molto tempo da quando ho vinto una medaglia individuale, ma comunque: da allora non è andato tutto liscio."
Questo segna la fine di una lunga e movimentata carriera per il 35enne di Voss, che vanta 13 anni in nazionale, un palmares solido e sei medaglie iridate nella bacheca dei trofei (di cui tre ori).Nella sua carriera Røthe ha vinto anche sei gare di Coppa del Mondo, la più recente delle quali è stata la Final Climb del Cermis nel Tour de Ski del 2022.
 Anche se agli ultimi Mondiali di Planica ha vinto una medaglia individuale nello skiathlon, Røthe sente che nell’ultimo anno e mezzo è stato ben lontano dalle aspettative che ripone in se stesso e da ciò che, in quanto atleta, chiede a sé stesso. In quella che, ora possiamo dirlo, è stata la sua ultima stagione, è stato in effetti a lungo malato, sia nel periodo precedente la stagione che durante le gare.
E queste condizioni fisiche precarie, che lo hanno tenuto a lungo lontano dalle piste, hanno portato lo staff della Nazionale ad escluderlo, ma il fondista assicura che questa estromissione non ha pesato più di tanto sulla sua decisione e spiega che aveva pronto un piano per lavorare in autonomia nel caso fosse andato avanti.
"Non essere in grado di sciare velocemente per così tanto tempo ha un effetto negativo sulla fiducia in se stessi. L’anno scorso avevo in mente di andare ai Campionati del Mondo di Trondheim. Al momento però non riesco proprio a vedere come potrebbe andare. Ci sono molti buoni atleti che si allenano bene, compresi giovani promettenti. Non solo in Norvegia, ma anche in altre nazioni. Dovevo essere certo che avrei fatto un ottimo lavoro e non sono sicuro di poterlo fare"
Il punto più alto della carriera di Røthe è stato sicuramente ricordare il Campionato del Mondo di Seefeld del 2019, dove ha conquistato tre medaglie.
"L’intero anno è stato un’avventura. La preparazione con i compagni, il raduno prima dei Campionati del Mondo, il fatto di essere così forti e di riuscire a vincere tutto in un campionato. È stato fantastico."
Per il futuro non sa ancora cosa lo aspetta, ma per un po’ si godrà i suoi bambini (Didrik nato nel 2021 e la piccola Kaja di poco più di due mesi). Poi, se necessario, non esclude la possibilità di tornare a studiare.
"Non ho un lavoro a cui andare il lunedì, per così dire. Sono aperto a ciò che mi riserva il futuro, ma nel corso della mia carriera ho costruito una buona rete tra persone competenti e incredibilmente talentuose. Spero quindi di poterla sfruttare un po’, ma credo che, indipendentemente dal fatto che si tratti di un lavoro o di studi, io debba imparare qualcosa di nuovo. Sono molto pronto ad acquisire nuove conoscenze."
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