Tarjei Bø si è lasciato alle spalle la sua migliore stagione da oltre un decennio. Quest’inverno, solo un biatleta al mondo ha fatto meglio di lui: suo fratello minore Johannes Thingnes Bø. È stato allora che il 35enne ha deciso di proseguire almeno per un’altra stagione, ma le domande sul suo futuro sono iniziate ben prima che i primi colpi "ufficiali" in gara venissero sparati nel mese di novembre.
"È stato un processo completamente nuovo per me. Non mi ero mai trovato in un contesto del genere. Ma dopo le Olimpiadi (di Pechino 2022) ho detto che avrei ragionato con due anni di anticipo. In questa stagione si è parlato molto. Quando mi chiedevano quali fossero i piani, in realtà non lo sapevo" ha dichiarato in un’intervista rilasciata all’emittente norvegese TV "La sensazione che ho avuto però è sempre stata però quella di voler continuare. Le cose stavano andando bene e inseguivo Johannes in Coppa del Mondo. Quindi non volevo spendere troppe energie per pensarci. Quando ho deciso di continuare, mi è sembrato molto naturale"
Ad aprile, quando aveva preso la decisione definitiva, il veterano della squadra norvegese sembrava intenzionato ad avere un approccio alla preparazione molto più simile a quello di suo fratello minore, privilegiando la famiglia al lavoro in squadra, essendo diventato padre del piccolo Aaron per la prima volta nel 2022. Per ora, tuttavia, è riuscito ad incastrare gli allenamenti in squadra con la vita familiare, e a fine giugno sarà anche in Italia con la Norvegia per un raduno in quota.
"Sto partecipando più di quanto pensassi inizialmente. Il calendario si è rivelato perfetto. Si tratta di trovare un equilibrio. Deve essere compatibile anche con il lavoro di Gita (Simonsen, la sua compagna, ndr). Viaggiare è diventato più difficile. È questa la cosa più difficile. Fino all’inverno, la vita del biathlon è molto facile da combinare. Ma in inverno siamo spesso via per tre settimane alla volta."
Una vita difficile, ma anche gratificate e soprattutto sorprendente; per questo motivo, Tarjei è determinato a non fare più piani per il futuro, affrontando ogni decisione a tempo debito, quando, dice, sentirà essere la cosa giusta. Continuerà fino alle Olimpiadi 2026? Andrà anche oltre? Non si tratta di qualcosa nei suoi pensieri in questo momento.
"Penso che sia stato molto bello prepararsi senza sapere cosa avrei fatto. Mi dava la giusta mentalità per affrontare le gare. È stato importante prepararsi senza sapere cosa sarebbe successo dopo. Non sento di dover ancora decidere, perché non fa alcuna differenza. La preparazione sarebbe la stessa a prescindere" la motivazione, in questo momento, è naturalmente alle stelle dopo la grande stagione passata "Sono motivato a crescere ulteriormente e quest’anno sono migliorato molto. Quindi penso che sia ancora possibile sorprendere le persone"
Per questo motivo gli unici piani per il futuro del campione di Stryn, in questo momento, riguardano qualcosa di completamente diverso dal biathlon, salendo in cima alla lista delle priorità. Assieme alla sua compagna, infatti, convolerà a nozze nel mese di luglio: "Sarà bene metterle l’anello al dito prima che se ne penta!"
Biathlon – La motivazione di Tarjei Boe tra allenamenti e preparativi per le nozze: “È ancora possibile sorprendere le persone”
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