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Sci di fondo – Mocellini rivive il podio di Beitostølen: “Auguro a tutti di sentire un’emozione così nel proprio lavoro”

Sono molti i giovani italiani emergenti nello sci di fondo, che pian piano si stanno ritagliando uno spazio importante sui palcoscenici della Coppa del Mondo. Tra di loro c’è certamente Simone Mocellini, fondista classe ’99 di grande prospettiva, reduce, tuttavia, da una stagione poco felice, complice un doppio infortunio che ha condizionato gran parte del suo inverno. L’augurio è quello di rivederlo presto calcare i migliori palcoscenici del fondo mondiale, lasciandosi alle spalle un 2023/24 a dir poco sfortunato: prima la rottura dello scafoide della mano sinistra a inizio stagione, poi la frattura di tibia e perone in Canada a margine della tappa di Canmore. Il risultato? Solo due tappe di Coppa del Mondo con il suo nome tra i partenti (Oberhof e Goms) e tanti rimpianti per quella che avrebbe potuto essere una stagione adeguata, considerando anche l’assenza di Mondiali e Olimpiadi, per fare esperienza e maturare a livello sportivo in vista di obiettivi più ambiziosi.
Se il futuro è ancora da scrivere, il passato di Mocellini presenta però una serie di bellissime soddisfazioni, anche a livello di Coppa del Mondo. Una in particolare: quel fantastico 2° posto conquistato a Beitostølen nella stagione 2022/23, in occasione della sprint in tecnica classica. Una prestazione che, oltre a rappresentare il primissimo podio in Coppa del Mondo per l’atleta trentino delle Fiamme Gialle, gli aveva permesso di esplorare le sue ampie potenzialità, regalandogli emozioni uniche. A immergerci nuovamente in quel ricordo è l’intervista fatta a Mocellini da FISI TV, in cui reagisce riguardando quella speciale gara e offre un commento sulle sensazioni provate quel giorno.
Nel riguardare quelle immagini non può che venire la pelle d’oca: “E’ stato un gran momento per me – esordisce l’azzurro – questa gara l’ho riguardata solo una volta nella mia vita, perché so che rivedendola mi agito”. Una gara che arrivava sicuramente in un periodo di grande forma per Mocellini, che era reduce dalla vittoria della sprint a skating di Coppa Europa a Santa Caterina Valfurva e che l’azzurro ha saputo gestire al meglio: “La tattica in tutti i giri è stata più o meno la stessa, cercavo di prendermi i miei spazi. Ho anche avuto un contatto con Golberg, ma è andato tutto bene. Nell’ultima discesa prima della salitona finale ho detto ‘oggi posso farcela’. La curva avevo paura di sbagliarla perché se sbagliavi in quel punto potevi perdere una posizione come ridere”. Nel rettilineo finale non è poi mancata l’ambizione di sperare nella vittoria: “Pensavo di poter vincere, però non c’era davanti l’ultimo arrivato (il francese Jouve che poi ha vinto, ndr)”.
Largo spazio alla descrizione dell’emozione di quel momento: “E’ stato bello, davvero bellissimo – prosegue Mocellini – Auguro a tutti di sentire un’emozione così nel proprio lavoro. E’ stato veramente gratificante, soprattutto vedere tutte le altre persone che erano lì con me che erano molto felici. Questo mi ha dato ancora più gioia. Quando sono tornato verso casa ho cercato di organizzare tutte queste emozioni, perché erano nuove anche per me. Avevo vinto la Coppa Europa la settimana prima, ma fare podio in Coppa del Mondo ovviamente cambia. Avevo paura di non riuscire a gestirle e quindi ho cominciato a scrivere sul telefono. Ho scritto tutto quello che pensavo in quei momenti, così almeno da qualche parte sono rimaste scritte. E’ stato d’aiuto, perché così sono riuscito a gestire la pressione che mi sono messo anche per le gare dopo, che sono andate bene”.
Anche per gli spettatori, emozioni fortissime, che non possono far altro che nutrire il desiderio di rivedere Mocellini in azione.

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