Pochi giorni fa abbiamo visto Marco Odermatt, dominatore della Coppa del Mondo di sci alpino e vincitore delle ultime tre sfere di cristallo, che in questo fine inverno, mentre trascorreva qualche giorno in Norvegia per alcuni test, si è concesso qualche momento di svago, togliendo gli scarponi e gli sci da discesa e indossando quelli da fondo, con risultati a dir poco rocamboleschi.
L’elvetico si è poi avventurato in un duello in uno sprint addirittura con Johannes Klaebo, mattatore della Coppa del Mondo dello sci di fondo il quale, sebbene quest’anno non abbia portato a casa la sfera di cristallo, ha inanellato ben 16 vittorie individuali e si prepara, con il ritorno in Nazionale, a dominare in maniera netta la prossima stagione invernale, quando sul piatto ci saranno anche le medaglie iridate dei Mondiali di Trondheim.
Una sfida originale che ha ispirato anche la nazionale italiana di sci alpino. Guglielmo Bosca, Benjamin Alliod, Nicolò Molteni, Pietro Zazzi e Mattia Casse, hanno raccolto il guanto di sfida e hanno provato a salire sugli sci stretti sotto il leggero nevischio di Livigno, hanno mosso i primi passi nel fondo con qualche iniziale, comprensibile problema di equilibrio. Ma una volta presa dimestichezza, il quintetto si è anche messo alla prova in uno sprint finale. La vittoria? Tra gli atleti c’è stato qualche dibattito in merito, ma sicuramente alla fine a trionfare è stata la simpatia.
Un consiglio e un avvertimento, tra i commenti, arriva dall’ex azzurra di sci alpino Dody Nicolussi: "Pellegrino allenati che arrivano i discesisti". E chissà che il campione valdostano non possa cimentarsi in uno scontro diretto.
Sci di fondo – Dopo Odermatt, anche gli azzurri dell’alpino provano gli sci stretti
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