Lo sci nordico finlandese ha una nuova guida: alla presidenza delle Federazione è stata eletta Sirpa Korkatti. L’elezione è avvenuta durante una riunione del consiglio federale con un voto di 27 a 12 (e un solo astenuto) contro Jari Piirainen, allenatore nelle giovanili della nazionale di fondo negli anni ’80.
Korkatti è la prima donna ad assumere l’incarico di Presidente dell’Associazione finlandese di sci e succede a Markku Haapasalme, che era in carica dal 2017. Prima della sua elezione, Korkatti era membro del consiglio di amministrazione della Federazione finlandese e presidente del team di gestione dello sci di fondo, e a novembre ha dichiarato a Yle Urheilju che sta cercando di ottenere la presidenza per molte ragioni, ma non per ragioni leggere.
«In questo momento abbiamo un grande bisogno di cambiamento» aveva spiegato ad Yle Urheilju a novembre presentando i motivi della sua candidatura «abbiamo la necessità di rinnovarci, di cambiare il modo in cui la Federazione di sci opera e di pensare in grande al futuro»
Subito dopo l’elezione la neo presidente ha dichiarato a Yle che la prima cosa che intende fare è lavorare con il nuovo consiglio di amministrazione per fare il punto della situazione e iniziare a definire i cambiamenti. Ad esempio, il sistema di gestione deve essere esaminato dal punto di vista delle risorse.
«La situazione economica ci impone di rivedere la nostra strategia. Poi definiremo insieme le misure concrete. Dobbiamo rendere la nostra struttura più snella e trasparente.»
Sicuramente non è il periodo migliore economicamente per le Federazioni sportive, con i costi di gestione delle squadra sempre più alti e un generale clima economico buio: solo una settimana fa, nell’annunciare il bilancio per l’anno finanziario che va da giugno 2022 a ottobre 2023 la Federazione finlandese di sci ha fatto sapere che il deficit ammonta a 1,28 milioni di euro; in più, la società commerciale Nordic Ski Finland Oy, che si occupa di recuperare fondi per la federazione, ha fatto registrare una perdita di 623.000 euro per una passività totale che ammonta a quasi 2 milioni di euro.
«La situazione è ovviamente difficile, ma d’altra parte abbiamo firmato un nuovo contratto con i media che avrà un impatto positivo sul nostro futuro. Naturalmente, allo stesso tempo, direi che la nostra situazione è tale che dobbiamo pensare a come adattare le nostre attività nei prossimi anni. Dobbiamo pensare al futuro della squadra nazionale e al tipo di squadre nazionali che abbiamo. Ci sono altri tipi di squadre che aiutano gli atleti a progredire. Penso che dobbiamo discutere anche con loro»
Il riferimento è alla “fuga”, sempre più frequente, degli atleti dalle squadre nazionali per la preparazione estiva, per poter garantire a sé stessi un programma, fatto anche di spostamenti all’estero, per cui la nazionale non stanzia più fondi come in passato. La neo-presidente ritiene che questo tipo di decisione non sia controproducente, perché l’unica cosa che conta è la competitività e la forma degli atleti.
«Ci possono essere diversi percorsi per la stagione, ma i percorsi devono essere chiari in anticipo. Una volta deciso chi fa parte della squadra nazionale, ci si impegna a seguirlo.»