Nella stagione 2022/23 stagione, Frida Karlsson, assieme alle compagne e amiche Linn Svahn e Maja Dahlqvist è rimasta fuori dalla nazionale per insoddisfazione nei confronti della dirigenza, in particolare delle scelte in merito agli allenamenti, preferendo un allenamento autonomo nella stagione estiva.
In seguito, la nazionale ha però rivisto il suo operato, apportando modifiche che hanno permesso di ricucire lo strappo con le tre atlete: la flessibilità è diventata maggiore e ha investito maggiormente sugli allenamenti in alta quota, punto su cui le fondiste hanno insistito molto.
SVT Sport ha chiesto a Karlsson, al termine della stagione, di valutare questo ritorno e la svedese lo definisce come “un fattore di successo” per tutta la squadra, usando toni molto positivi.
«Ho avuto una grande stagione. Il periodo di preparazione è andata molto bene, è stato bello tornare in squadra e credo che abbiamo fatto un altro passo avanti. Quest’anno abbiamo avuto un gruppo di allenamento leggermente più piccolo e siamo diventati un gruppo ancora più affiatato. Sfruttiamo i punti di forza degli altri e tutti sono aperti e condividono.»
Una squadra, dunque, dove è possibile svilupparsi in gruppo ma in cui c’è spazio anche per lavorare indipendentemente. Soddisfatto di quanto raggiunto è sicuramente Anders Byström, responsabile della Nazionale. Il manager ha spiegato che presto verrà fatta una valutazione della stagione insieme agli sciatori ma che non ci sono segnali di insoddisfazione da parte degli sciatori della squadra nazionale che possano far pensare ad abbandoni delle squadra nazionale come in passato, a differenza di quanto accade, ad esempio, in Norvegia dove sia Johannes Hösflot Klaebo (anche se si parla insistentemente di un ritorno in vista del prossimo inverno) che Kristine Stavås Skistad sono fuori dalla squadra nazionale.
«Speriamo di aver trovato una formula che funzioni. Le condizioni che abbiamo creato possono essere create solo grazie alle persone che ruotano intorno agli atleti, come gli skiman, l’équipe medica e tutti i tecnici. Facciamo buoni allenamenti e ritiri. Se continuiamo a migliorare in questo senso, non credo che si possa scegliere qualcos’altro.»
