A Canmore Lisa Vittozzi ha coronato il suo sogno di vincere la classifica generale di Coppa del Mondo. Un sogno inseguito per anni e sfuggito dalle mani nel 2019, quando crollò anzitutto mentalmente nella sfida tutta tricolore con Dorothea Wierer. Cinque anni più tardi una Vittozzi rafforzata dalle delusioni cocenti del passato ha avuto il suo riscatto, per una storia che insegna molto non solo a livello sportivo ma anche umano.
La sappadina ha commentato con queste parole concesse all’IBU il suo trionfo in Canada: «Se dovessi dare un consiglio alla 18enne Lisa sarebbe quello di inseguire i sogni e di continuare a lottare, anche se la vita non è sempre facile. Soprattutto nello sport, è molto difficile, ma bisogna continuare a combattere e seguire il proprio sogno. Il ricordo preferito della mia stagione è la mass start di Canmore. La vittoria nella generale è stata molto emozionante e credo che la ricorderò per molto tempo. La sfida più grande all’inizio della stagione è stata l’inizio, quando ho vinto la prima gara (a Östersund, nda) e poi mi sono ammalata, sapendo di voler vincere la Coppa. È stato difficile pensarci. Ho gareggiato con la malattia e credo sia stato il momento peggiore della stagione. Tutte le altre tappe sono state positive».
La sappadina ha commentato con queste parole concesse all’IBU il suo trionfo in Canada: «Se dovessi dare un consiglio alla 18enne Lisa sarebbe quello di inseguire i sogni e di continuare a lottare, anche se la vita non è sempre facile. Soprattutto nello sport, è molto difficile, ma bisogna continuare a combattere e seguire il proprio sogno. Il ricordo preferito della mia stagione è la mass start di Canmore. La vittoria nella generale è stata molto emozionante e credo che la ricorderò per molto tempo. La sfida più grande all’inizio della stagione è stata l’inizio, quando ho vinto la prima gara (a Östersund, nda) e poi mi sono ammalata, sapendo di voler vincere la Coppa. È stato difficile pensarci. Ho gareggiato con la malattia e credo sia stato il momento peggiore della stagione. Tutte le altre tappe sono state positive».
«Penso che mi godrò questa stagione con la mia famiglia, i miei amici e tutte le persone che hanno fatto il tifo per me. Non solo quest’anno, ma per tutti gli anni in cui ho praticato il biathlon. Sarà bello condividere questo momento», ha aggiunto. «In Canada ero lontano dai miei affetti, ma non è stato un grosso problema. Un giorno in più non è male, posso comunque andare a trovare la mia famiglia e festeggiare qui con la squadra».