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Biathlon

Biathlon – Mi ritorni in mente: lo scambio di pettorale “profetico” tra Vittozzi e Simon nella prima gara di stagione a Östersund

26 novembre 2023. Ad Östersund stava per andare in scena la prima gara individuale della stagione femminile, l’Individuale, come da tradizione. Prima della fase di azzeramento, alle atlete vengono distribuiti i pettorali di gara, ma qualcosa va storto e Julia Simon, allora vincitrice uscente, non riceve il pettorale giallo di detentrice del titolo. Quel pettorale, ironia della sorte, viene consegnato tra le mani di Lisa Vittozzi che lo indossa seguendo i regolamenti del circuito, secondo cui non è possibile scendere in pista senza pettorina: una cosa che avrebbe fatto rabbrividire probabilmente la maggioranza degli italiani, vista la scaramanzia di cui siamo capaci e che a quelle latitudini forse neanche comprendono totalmente.
L’azzurra si presenta quindi all’azzeramento indossando il pettorale giallo e, quando i media presenti hanno catturato quella immagine insolita, le redazioni e i fan si scatenano: chi sorride per l’equivoco, chi si dispera per la “gufata” in vista della gara imminente, chi spera che possa essere un segno del destino.
Un errore innocente, presto risolto. Ai blocchi di partenza le atlete sono tornate ognuna nel proprio “colore” appropriato (Vittozzi infatti era in rosso come vincitrice della Coppa di Specialità) ma la gara dirà che, in fondo, chiunque aveva commesso quell’errore forse aveva forse avuto un sesto senso su quello che di lì a poco sarebbe successo: l’azzurra conquista la prima gara della stagione, con un clamoroso vantaggio di solo 1 decimo da Franziska Preuss, e quel pettorale giallo è tornata ad indossarlo, questa volta per davvero.
Certo, era solo la prima gara, tante altre ne sono state disputate e quel pettorale è passato di atleta in atleta, fino a sabato scorso, quando la sappadina ha completato la sua rimonta verso la vetta alla penultima gara della stagione, un Inseguimento che non le ha consegnato solo la leadership della Classifica Generale, ma anche la Coppa di specialità, togliendola proprio dalle mani di Simon. In quel momento, quando gli esperti hanno iniziato a fare i conti in vista della Mass Start conclusiva, e si stava delineando lo scenario perfetto perché la Sfera di Cristallo fosse di fatto già abbastanza sicura sulla strada verso l’Italia, il pensiero di molti è andato immediatamente a quella mattina di inizio stagione, quando tutto era ancora da raccontare e da scrivere. Profetico, è stata la parola che è riecheggiata, insieme ad un grazie per un qui pro quo che, alla fine, è stato più forte di ogni scaramanzia e ha preannunciato il passaggio di consegne tra la francese e l’italiana. 
Tra poco più di otto mesi, il 3 dicembre, dopo un’estate di preparazione, quando la biathlon family si radunerà a Kontiolahti, in Finlandia, per riaprire i battenti della Coppa del Mondo, Vittozzi si presenterà al via dell’Individuale con un pettorale giallo e rosso, che l’ultima volta indossò a Östersund 2019, nella sprint dei Mondiali. Il numero era il 24, e oggi è esposto con orgoglio in un quadro all’interno del suo fan club a Sappada. Quale che sarà il numero, questa volta non sarà più un errore.
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