«Mi sto avvicinando sempre più al fondo del barile». Erano queste le parole di Elia Zeni al termine dell’inseguimento di Soldier Hollow. Eppure, cinque giorni dopo, nella sprint di Canmore, il trentino delle Fiamme Gialle ha fatto una grande gara, concludendo 24° e ottenendo così il miglior risultato della sua carriera.
«Sono contento di quello che ho fatto – ha affermato Zeni a Fondo Italia – in particolare perché in realtà non stavo nemmeno bene. Ieri (giovedì, ndr), sono caduto finendo nelle reti in discesa e ho rotto un po’ tutto, anche se per fortuna non ho compromesso alcun pezzo fondamentale della carabina. Alla vigilia della gara, le gambe erano dure e non stavo bene, mi sentivo anche stanco mentalmente. Una volta partito, però, ho sentito le gambe andavano meglio, poi ho fatto bene nella serie a terra, così in piedi ho cercato lo zero a tutti i costi, lavorando molto i colpi. Nell’ultimo giro ero stanco, ma ne avevo ancora un po’ e ho dato tutto quello che avevo, cercando di attaccami a Botn. Ci ho provato e mentalmente mi ha fatto bene. Sono più che soddisfatto».