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Biathlon – Johannes Boe alla vigilia dell’Inseguimento: “Devo prenderla per quello che è, poi devo fare qualcosa per il prossimo fine settimana”

La lista di partenza dell’Inseguimento maschile che partirà nel tardo pomeriggio italiano avrà diverse anomalie rispetto a quanto si è abituati a vedere in Coppa del Mondo. Oltre alla doppietta transalpina con il giovane Perrot davanti a tutti dopo una sprint sontuosa, a spiccare è l’assenza dalle prime posizioni di Johannes Thingnes Boe. Il fenomeno di Stryn ha sintetizzato a TV2 con pochissime parole le sue sensazioni al termine della gara che lo ha visto sprofondare in 17esima posizione a causa di ben 4 errori e che gli è costata un distacco alla partenza di 58”1 rispetto alla testa nella gara di oggi.
«È difficile. Questa situazione inizia a stancarmi. Non riesco a gestire bene né la pista né il poligono. Devo prendere la Pursuit per quello che è, e poi devo semplicemente fare qualcosa da qui al prossimo fine settimana».
L’ultima tappa di Coppa del Mondo a Canmore sarà cruciale per il campione norvegese, che sente sul collo il fiato del fratello che rosicchia punti preziosi e, nell’Inseguimento partirà da una posizione più vantaggiosa. Il peso di una lunga stagione, fatta di alti (i Mondiali di Nove Mesto) e diversi bassi, inizia a farsi sentire.
«C’è poca forza in quello che faccio. Scio veloce, ma so di poter andare più veloce e meglio, quindi vado un po’ a testa bassa in pista e al poligono. È così che va.»
Una battaglia per la classifica generale che sembrava una pratica archiviata e che ora, invece, grazie ad un Tarjei Bø sempre presente, è più viva che mai.
«La tendenza è che Tarjei prende sempre punti, quindi probabilmente il titolo di Coppa del Mondo sfumerà, a meno che non riesca a reinventarmi. Questo è l’aspetto più difficile. Poi lui è il più cattivo in campo. Preferirei avere chiunque altro al posto suo.»
Se qualcuno può tirare fuori il cilindro dal cappello, come ci ha abituato in questi anni, è proprio Johannes Boe, ed è anche probabile che queste dichiarazioni siano più drammatiche di quanto la situazione sia davvero, visto che in pista è ancora tra i più veloci, ma è innegabile che la pressione si faccia sentire e si rende conto che la Coppa del Mondo non arriverà così facilmente, come ricorda a TV2 Bjørndalen
«Ad ogni gara devono giocarsi la vita. – Ad ogni gara devono giocarsi la vita. Tarjei non può fallire in nessuna delle ultime quattro gare se vuole avere una possibilità. Quindi ha una lama alla gola. Anche Johannes, ma in modo leggermente diverso.»
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