Prosegue la sfortunata stagione di William Poromaa, oggi 10° al traguardo della 50 km di Oslo in tecnica classica. Lo svedese aggiunge un nuovo sfortunato capitolo alle sciagure già affrontate in questa particolare annata. Non solo la caduta con conseguente rottura di due costole a inizio stagione a Gällivare, non solo la positività al Covid a novembre, ora ecco un’ennesima tegola: nell’ultimo giro della 50 di Oslo, Poromaa è caduto provocandosi un infortunio alla mano.
In particolare, lo svedese ha avuto un incidente alla penultima curva, proprio dopo la salitina che precede la zona rifornimenti all’ingresso dello stadio, con conseguente infortunio al pollice che non gli ha permesso di giocarsi fino alla fine la vittoria della gara. Un problema alla mano non da poco, che lo stesso tecnico della nazionale svedese Anders Bystrom, interpellato dall’Expressen, commenta così: “E’ andato direttamente dal dottore. Aveva un pollice dolorante ed era inca**ato perché non ha potuto lottare per il podio. Il dottore qui dice che sembra che si sia slogato il pollice, ma dobbiamo controllarlo ulteriormente”. E in effetti Poromaa è parso piuttosto dolorante all’arrivo, tanto da dover essere aiutato a indossare la giacca. Lo svedese non si è poi – chiaramente – soffermato nella zona dedicata ai media, evitando di rilasciare interviste. Stando a quanto riferisce il suo allenatore, lo sfortunato fondista farà subito ritorno in Svezia a Sundsvall, dove domani si sottoporrà ad ulteriori accertamenti medici volti a chiarire l’entità dell’infortunio. Con ogni probabilità Poromaa non sarà dunque al via della sprint di Drammen, mentre spera di poter tornare a disposizione per la chiusura della stagione a Falun. Ovviamente, molto dipenderà da come evolverà il fastidio al pollice. Un commento fugace però Poromaa se l’è fatto scappare: "É stata una stagione schifosa e sembra andare avanti così", riporta Aftonbladet.
Quella di Poromaa non è stata l’unica caduta durante la 50 km odierna, che ha messo in difficoltà diversi atleti, anche in ragione della velocità del tracciato che, unita all’affollamento della pista, ha reso più difficili le discese del tracciato. Dalla caduta plateale del finlandese Niko Anttola, a quella di Matthis Stenshagen che ha anche dovuto far fronte alla rottura di un bastone (come anche Andrew Musgrave), fino al giovane norvegese Edvard Sandvik, che durante il secondo giro è caduto ferendosi al volto.
Sci di fondo – Non c’è pace per Poromaa, cade a Oslo e si fa male: “Sembra si sia slogato il pollice”
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