Non poteva iniziare in un modo migliore per l’Italia il fine settimana nordamericano di Soldier Hollow, con gli azzuri che conquistano il podio in staffetta con Patrick Braunhofer, Tommaso Giacomel, Didier Bionaz e Lukas Hofer, che si sono presi uno splendido secondo posto dopo un emozionante duello con la Germania.
Davanti, la vittoria è andata alla solita Norvegia, che si è imposta di rimonta, nonostante una prima frazione di Lægreid che avrebbe spezzato le gambe a tutte le altre nazionali, girando addirittura tre volte. Invece i fratelli Tarjei e Johannes Bø hanno sfoderato due prove superlative, cambiando addirittura in testa, mentre Christiansen ha completato l’opera con una frazione intelligente.
Splendida però l’Italia, con Braunhofer ottimo in prima frazione, al poligono quanto sugli sci. Alla sua prima staffetta stagionale, Brauni si è dimostrato una sicurezza. Bravissimo. Dopo di lui Giacomel è stato una bellezza per gli occhi, sciando velocemente ma con intelligenza, gestendosi al meglio, e sfoderando due bellissime serie al poligono, dimostrando, prima di tutto a sé stesso, il suo reale valore. Bionaz si è gestito bene sugli sci nei primi due giri, poi ha provato a tenere testa a Bø al poligono in piedi, mancando però due bersagli e soffrendo con le ricariche, per poi però sfoderare un ultimo giro da urlo e dare il cambio a Hofer ai piedi del podio. L’altoatesino ha completato l’opera, vincendo il duello finale con Nawrath fino a salire sul podio. Hofer festeggia così un nuovo record: con il podio conquistato oggi con Braunhofer, è salito sul podio in staffetta con 15 compagni diversi (11 uomini e 4 donne).
In una giornata nera per tante squadre, in particolare la Francia, ma anche per la Svezia, sorridono gli Stati Uniti che hanno chiuso in un clamoroso quarto posto, nonostante un giro di penalità rimediato da Brown.
LA CRONACA
Gara subito in salita per la Norvegia, con Sturla Holm Lægreid che va in difficoltà nella serie in piedi, finendo per girare addirittura tre volte dopo aver provato la fuga nel secondo giro. Ne approfittano gli avversari con la Francia che arriva al cambio in testa grazie a un Fabien Claude in grande forma sugli sci, che vola nonostante le tre ricariche utilizzate. Al cambio insieme a lui un ottimo Krcmar, mentre più indietro a 10” gli Stati Uniti dello splendido Bonacci, che non sbaglia, insieme all’ucraino Pryma. Ottima la frazione di Braunhofer, schierato per la prima volta in quartetto nella stagione, che utilizza solo una ricarica a terra ed è autore anche di una bellissima prova sugli sci. Una prestazione di grande livello la sua, tanto che al cambio è sesto a 16”8, appena dietro la Germania di Strelow, che ha stranamente utilizzato due ricariche.
Al cambio Norvegia 18ª a 1’05”, mentre la Svezia è addirittura 20ª a 1’41”.
In seconda frazione, Jacquelin prova la fuga, ma alle sue spalle Giacomel si avvicina con una serie a terra superlativa precisa e veloce. Con lui c’è anche Pidruchnyi, preciso al poligono, mentre Marecek spaventa la Cechia utilizzando tre ricariche e il tedesco Kühn ha bisogno di due, perdendo così diversi secondo. Tarjei Bø non sbaglia e la Norvegia resta a 1’05” recuperando già tante posizioni. Jacquelin e Giacomel guadagnano sugli sci rispetto agli inseguitori.
Al poligono, però, il francese fa una serie senza senso, sparando inutilmente troppo veloce e finendo per girare due volte, mentre Giacomel è spettacolare, utilizza una sola ricarica e vola in testa. Alle sue spalle Pidruchnyi a 22”4, poi Doherty per gli USA a 36”. Tarjei Bø è bravissimo ed esce dalla serie 7° addirittura a 5” dalla Francia.
Al cambio, il vantaggio di Giacomel è consistente, con l’Italia che ha la bellezza di 31”2 sull’Ucraina, quando tocca a Bionaz. Al terzo posto è già la Norvegia con Tarjei Bø che dà il cambio a 36”1 dalla vetta. Con lui c’è Kühn per la Germania, poi gli Stati Uniti a 38”8. Jacquelin crolla anche sugli sci, dopo aver spinto troppo all’inizio, crollando a 1’06”.
Bionaz va a buon ritmo, ma alle sue spalle Johannes Bø va in motoslitta e si porta dietro Doll e Campbell Wright. A terra l’azzurro è bravo, usa soltanto una ricarica ed esce ancora davanti, anche se Bø e Doll sono velocissimi anche al tiro e si portano rispettivamente a 10” e 16”. Bene anche Campbell Wright veloce con una ricarica, a 20”. In crisi totale, invece, la Francia, con Perrot che rimedia addirittura altri due giri di penalità.
Bø aggancia Bionaz e i due arrivano insieme alla serie in piedi. Il valdostano spara velocemente, tenendo il ritmo di Johannes Bø, ma cade sugli ultimi due bersagli. Fortunatamente, riesce a non girare utilizzando tre ricariche, uscendo quarto a 43” dalla vetta, dopo aver piegato le ginocchia in due occasioni in un momento di difficoltà. Davanti a lui passano Campbell Wright e Doll, che sono perfetti ed escono rispettivamente a 21” e 24” dalla vetta.
Sugli sci Johannes Bø è devastante e al cambio la Norvegia ha addirittura 36” su Stati Uniti e Germania, ma Bionaz è fantastico e cambia a 46” con un ultimo giro di altissimo livello nel quale ha messo l’anima. Addirittura l’Austria, che è quinta a 1’59”, mentre Samuelsson fa risalire la Svezia, che è settima a 2’19”.
Hofer, ultimo frazionista azzurro, riaggancia subito a Brown e Nawrath.
Davanti Christiansen non sbaglia nella prima serie e guadagna su un ottimo Hofer, che usa una sola ricarica, la copre velocemente e stacca Nawrath e Brown, che ne utilizzano due.
Sugli sci il tedesco riaggancia l’azzurro e i due viaggiano insieme fino all’ultimo poligono, mentre Brown li segue a una decina di secondi.
Intanto in testa, Christiansen dimentica l’incubo di Nove Mesto, spaventa tutti mancando il primo bersaglio, ma poi è perfetto e chiude la gara come ha sempre fatto. Alle sue spalle Hofer e Nawrath ingaggiano un bellissimo duello, utilizzando entrambi una ricarica ed escono a 28” dalla testa, mentre Brown manda fuori gioco gli Stati Uniti, finendo addirittura per girare.
Nell’ultimo giro Hofer e Nawrath restano insieme, l’azzurro sembra averne di più, cerca più volte di andarsene, ma alla fine si gioca tutto in volata, lanciandola al momento giusto e sorprendendo il tedesco, per poi tagliare esultante il traguardo. Germania terza, mentre Jake Brown tiene il quarto posto e festeggia con il pubblico di casa un clamoroso risultato per gli stati uniti.
Quinta piazza per la Svezia, con Samuelsson e Ponsiluoma che limitano i danni, mentre la Francia è addirittura ottava.
LA CLASSIFICA
1ª Norvegia (S. Lægreid, T.Bø, J.T. Bø, V. Christiansen) 1:13’12.3 (3+5)
2ª Italia (P. Braunhofer, T. Giacomel, D. Bionaz, L. Hofer) +26.5 (0+8)
3ª Germania (J. Strelow, J. Kühn, B. Doll, P. Nawrath) +27.3 (0+8)
4ª Stati Uniti (V. Bonacci, S. Doherty, C. Wright, J. Brown) +1’30.0 (1+9)
5ª Svezia (V. Brandt, J. Nelin, S. Samuelsson, M. Ponsiluoma) +1’46.5 (1+9)
6ª Austria (D. Unterweger, S. Eder, D. Komatz, P. Jakob) +3’12.1 (0+8)
7ª Finlandia (J. Ranta, T. Seppala, H. Laitinen, O. Invenius) +3’34.7 (1+9)
8ª Francia (F. Claude, E. Jacquelin, E. Perrot, A. Guigonnat) +3’34.9 (4+13)
9ª Ucraina (A. Pryma, D. Pidruchnyi, V. Mandzyn, A. Dudchenko) +3’57.4 (1+7)
10ª Lettonia (R. Birkentals, E. Mise, A. Patrijuks, A. Rastorgujevs) +4’19.9 (1+11).
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