Ancora cinque gare, tra Soldier Hollow e Canmore, due sprint, due inseguimenti e una mass start per assegnare la Coppa del Mondo di biathlon. In campo femminile la lotta è serrata come non la si vedeva da tempo, coinvolgendo tante atlete, addirittura quattro, quasi cinque.
In testa vi è Ingrid Landmark Tandrevold con 859 punti, davanti a Lisa Vittozzi con 766, Julia Simon con 762, Justin Braisaz con 755 e mettiamoci anche Elvira Öberg con 709.
Alla vigilia delle ultime cinque gare, Fondo Italia ha sentito i giornalisti di cinque delle testate più importanti al seguito del biathlon: SVT, L’Equipe, NRK, Expressen e Dagbladet, tra i quali gli stimatissimi Lotta Fahlberg ed Ola Lunde.
Un’argomentazione che torna è ovviamente quello sulla quota, che si farà sentire, anche se, proprio a conferma di quanto sia equilibrato il finale di stagione, le opinioni tra i vari colleghi sono piuttosto diverse.
LOTTA FAHLBERG – SVT (Svezia)
«Credo sia un finale di Coppa del Mondo molto interessante. Tandrevold è riuscita a reagire molto bene alle difficoltà del Mondiale, è stata fantastica e se dovesse mantenere questa condizione in USA e Canada, avrebbe sicuramente delle ottime possibilità. Ingrid arrivava a Oslo non nelle migliori condizioni, ma va anche detto che conosceva bene il tracciato, allenandocisi quotidianamente, è casa sua, conosce bene poligono e pista. Forse si sentiva più sicura e tranquilla, avendo anche parenti e amici a sostenerla.
Per me è difficile, però, tenere Braisaz-Bouchet fuori dalla lotta, perché potrebbe essere davvero molto competitiva in queste ultime due tappe. Si va in quota, un fatto molto positivo per Braisaz. Sarà davvero interessante vedere come andrà a finire. Per me sarà duello tra lei e Tandrevold.
Certo, considero nella lotta anche Vittozzi, ma penso che le altre abbiano più chance. Ci sono due sprint, ma Lisa è più competitiva su quattro poligoni e forse questo può svantaggiarla. Ma sta facendo davvero una grandissima stagione ed è davvero fantastico averla ritrovata. Lei ha fatto un grande ritorno ai vertici dai problemi al poligono avuti fino a due anni fa. È bello vedere ciò che ha fatto.
È positivo per il biathlon avere più nazioni coinvolte nella lotta per la classifica generale».
OLA LUNDE – NRK (Norvegia)
«Sarà un finale di Coppa del Mondo davvero molto emozionante, perché si gareggerà in altissima quota a Soldier Hollow, 1800 metri, ciò potrebbe cambiare tanto le cose. Alcune atlete sono molto competitive ad alta quota. Le due francesi e Vittozzi, da questo punto di vista, sono avvantaggiate rispetto a Tandrevold. Quest’ultima non è molto competitiva in quota, come si è visto anche ad Anterselva. Quindi considerando il suo vantaggio nella generale, sarà un finale di stagione molto equilibrato.
Devo ammettere che per me, da una parte, è stata un po’ una sorpresa vedere quanto Tandrevold sia tornata competitiva dopo un Mondiale molto negativo. Ma questo è il biathlon, in un momento puoi rialzarti dal tuo punto più basso. Prendete proprio Vittozzi, che a due anni fa a terra non si avvicinava nemmeno il 70% e ora spara con più del 92%. È stato un duro lavoro, ma l’ha portata ad avere nuovamente grande successo.
Io penso che Lisa sia la favorita, perché ha un tiro estremamente ottimo ed è molto stabile, inoltre mi è sembrata anche in buone condizioni fisiche sugli sci. Certo, in quota Braisaz può fare maggiormente la differenza sugli sci, ma non è così stabile al poligono, basta andare molto giù in una gara e si perdono tanti punti. Penso che la differenza la faranno le due sprint, soprattutto la prima a Soldier Hollow.
A Oslo abbiamo visto tanti errori anche da parte delle contendenti alla Coppa del Mondo, ma credo sia stato dovuto, soprattutto nella mass start, a un aspetto mentale dovuto alle due gare così ravvicinate e al rinvio del giorno precedente. Insomma penso che le atlete fossero proprio stanche mentalmente».
CHARLES ANTOINE NORA – L’ÉQUIPE (FRANCIA)
«Penso che sarà una grande battaglia. Alla vigilia della tappa di Oslo, ero un po’ preoccupato per Tandrevold, perché in occasione del Mondiale mi sembrava avesse perso completamente fiducia, ma nel precedente weekend ha dimostrato che in questo finale può fare molto bene. Abbiamo visto che anche Lisa (Vittozzi, ndr) è tornata dal Mondiale in buone condizioni.
Invece, ho l’impressione che la forma di Justine (Braisaz, ndr) stia andando leggermente in calo e credo sarà dura per lei portare a casa la coppa. Al contrario, Julia (Simon, ndr) è in grande condizione, soprattutto nella mista di domenica ci ha mostrato cosa è in grado di fare. Sarà una grande battaglia.
Lisa Vittozzi è ovviamente nella lotta, ha i suoi punti a favore, come per esempio il tiro, dove è perfetta. Ma Simon è in grado di battere chiunque al poligono quando ingaggia un duello con un’altra atleta, perché spara molto velocemente.
Per me sarà una bella lotta tra queste tre atlete, Simon, Tandrevold e Vittozzi, mentre vedo Justine (Braisaz-Bouchet, ndr) più indietro. Non la metto fuori dalla competizione, sia chiaro, ma mi è sembrata in calo.
Simon l’ho vista proprio bene. So che da fuori poteva sembrare un po’ nervosa nei giorni precedenti alla tappa, ma proprio quando non appare tranquilla e si lamenta con gli allenatori, come ci dicono loro stessi, è un buon segno, significa che è concentrata. E quando lo è, allora è davvero molto competitiva. Simon ha una mentalità molto forte. Quando è così può fare grandi cose, come abbiamo visto nella mista dove è stata incredibile al poligono. Julia ha una mentalità vincente».
STIAN WITH – DAGBLADET (NORVEGIA)
«Credo che sarà difficile per Ingrid (Tandrevold, ndr), soprattutto a Soldier Hollow dove si gareggerà a 1800 metri, perché soffre la quota. Sabato ha dichiarato che per questo motivo si aspetta che sarà molto dura per lei. Dall’altra parte, penso che la tappa di Holmenkollen sia stata molto positiva per lei, perché aveva faticato tanto a Nove Mesto. In Norvegia ha dimostrato che se ha il pettorale giallo è per una ragione: fin qui è stata la migliore in stagione. Credo, però, che Simon e Vittozzi siano più competitive in quota.
Nel weekend di Holmenkollen, ho avuto l’impressione che le francesi fossero un po’ più stanche mentalmente, mentre Tandrevold sembrava stare meglio.
Ma se devo scegliere una favorita, dico Simon, perché penso Simon sarà più forte in queste ultime due tappe, la vedo più adatta a quel contesto di gara e anche ad Oslo ha chiuso in crescendo.
Braisaz, come anche Simon, era stanca mentalmente nella tappa di Oslo, ma anche per il finale la vedo dietro rispetto alle altre tre. Diciamo che il mio ordine è Simon, Tandrevold, Vittozzi, Braisaz-Bouchet, ma alla fine dire chi sarà la migliore è come giocare al bingo».
FRIDA OLSSON – EXPRESSEN (SVEZIA)
«Ingrid Tandrevold può portarla a casa, ha il potenziale per farlo. Le due francesi hanno dimostrato di essere un po’ stanche dopo la stagione e un Mondiale di successo. Vedremo però delle grandi differenze tra le atlete sugli sci, gareggiandosi ad alta quota, senza dimenticare anche il fuso orario a cui dovranno adattarsi. Però resto convinta che Tandrevold farà molto bene.
Non credo che Elvira Öberg possa rientrare nella lotta, anche perché gli atleti svedesi storicamente faticano in quota.
Ecco, diciamo che se devo scegliere un’avversaria di Tandrevold, dico proprio Lisa Vittozzi. Alla vigilia della stagione, avevo pronosticato proprio l’italiana come mia favorita per la vittoria della Coppa del Mondo. Per quanto ho visto a Oslo, però, ho avuto l’impressione che anche lei sia un po’stanca per questo finale di stagione.
In ogni caso, diciamo che visto che era la mia favorita iniziale e che se non ricordo male si comportò bene nel finale della passata stagione, penso proprio che Vittozzi sia la principale avversaria di Tandrevold nella corsa per la generale».