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Biathlon – IBU Cup: pokerissimo norvegese sulle nevi austriache di Obertilliach. Vince Oeverby. 12º Zingerle

Si apre con una sprint 10 km presso Obertilliach, Austria, il lungo avvicinamento che porterà al termine della stagione 2023/2024 dell’IBU Cup maschile. La località tirolese, infatti, oltre ad ospitare le gare di questo weekend, la sprint quest’oggi e l’inseguimento 12,5 km sabato 2 marzo, sarà teatro anche delle ultime tre prove stagionali il prossimo fine settimana con in programma giovedì 6 marzo l’individuale 20 km, sabato 8 marzo la sprint 10 km e per concludere domenica 9 marzo la mass start 15 km a 60 partecipanti.
È stata una stagione in cui la Norvegia, oltre a dominare in lungo e largo il circuito maggiore di Coppa del Mondo, ha posto le basi per una futura epopea andando a piazzare nella top 10 della classifica generale di IBU Cup ben 7 atleti, di cui 5 nelle prime 5 posizioni.
Fino alla tappa di Obertilliach sono state 13 le vittorie scandinave su 18 prove disputate con 6 atleti sul podio e 40 posizioni tra le prime tre occupate su 54 disponibili, un dominio a dir poco impressionante che certifica lo status di corazzata a tutti i livelli di questo sport.
Rispetto all’ultima tappa disputata poco meno di un mese fa sulle nevi tedesche di Arber, lo staff tecnico norvegese ha deciso di tenere a riposo il leader della classifica generale Johan-Olav Botn non convocandolo e il quarto Martin Uldal (convocandolo sì, ma non facendolo scendere in pista), con il quinto, Isak Frey, impegnato nei Mondiali Junior in corso di svolgimento a Otepää, Estonia, il settimo, Vebjoern Soerum convocato in Coppa del Mondo per la mass start della tappa casalinga di Oslo-Holmenkollen e il decimo, Vetle Paulsen, disperso.
Nonostante tutte queste defezioni la Norvegia ha convocato due ragazzi non proprio giovanissimi, Sindre Fjellheim Jorde (classe ’96) e Sverre Dahlen Aspenes (classe ’97) oltre ai classe 2000 Joergen Saeter e Simon Kirkeeide e al secondo e terzo della generale Mats Oeverby e Martin Nevland che hanno avuto la possibilità di accorciare sul compagno primo nella generale.
L’occasione, infatti, è stata ghiotta e proprio il più immediato inseguitore Mats Oeverby ha stracciato la concorrenza andando a vincere la gara odierna con un perentorio 23:34.7 frutto di un buon passo sugli sci e di una precisione al poligono pari al 100%. Il 23enne Norge è stato bravo a non commettere errori al poligono e grazie a questo ha vinto la prova, portandosi a 130 punti da Botn e avendo un’opportunità per accorciare ancor di più le distanze nella gara ad inseguimento di sabato.
Come spesso capita in questa stagione di IBU Cup, cambia il nome dell’atleta ma non il risultato. 5 norvegesi nelle prime 5 posizioni e per tutti gli altri, briciole. Con quest’ennesima tripletta stagionale, la settima su 19 prove disputate, aumenta anche il bilancio della Nazione dei Fiordi sul podio: 14 vittorie su 19 gare, 8 atleti a podio e 43 posizioni tra le prime tre occupate su 57 disponibili.
Al secondo posto si piazza Sindre Fjellheim Jorde, al primo podio in carriera in IBU Cup a 28 anni appena compiuti. Per lui 39.9 di ritardo dal connazionale sintomo di due errori al poligono in piedi che gli hanno precluso la prima vittoria in carriera. Terzo, anch’egli al primo podio di sempre, il 25enne Sverre Dahlen Aspenes che chiude la gara con 47.0 di distacco dal compagno di squadra complici tre errori complessivi al poligono (1 a terra e 2 in piedi) ma un passo sugli sci da primo della classe.
Al quarto posto, con l’ultimo pettorale di gara, il 78, Joergen Saeter, bravissimo al poligono con lo zero ma meno incisivo sugli sci stretti rispetto ai compagni di squadra. Quinto l’ultimo norvegese della compagnia in top 10, il terzo della classifica generale Martin Nevland che chiude staccato di 1’03.5 da Oeverby con un errore nella serie in piedi.
Sesto e primo dei non norvegesi, il tedesco David Zobel che non commette errori al poligono ma chiude attardato di 1’06.8 davanti allo statunitense Maxime Germain che termina a 1’08.6 dalla vetta con un errore al poligono nella sessione in piedi. Completano la top 10 di giornata l’altro tedesco Lucas Fratszcher con un errore al poligono a terra e un distacco di 1’14.7 da Oeverby, il francese Emilien Claude distante 1’18.3 dalla vetta con un errore in piedi e il bravissimo ucraino Artem Tyshchenko lontano 1’22.2 senza errori al poligono.
Capitolo italiani. Il migliore è David Zingerle, 12º al traguardo con lo zero al poligono e un ritardo di 1’26.1 dalla testa. Nicola Romanin (3 errori totali, 2 a terra e 1 in piedi) è 29º a 2’44.2, Daniele Cappellari (2 errori totali equamente divisi) è 38º a 3’19.8, Michele Molinari (3 errori totali, 2 a terra e 1 in piedi) è 42º a 3’38.9, Michael Durand (2 errori totali equamente divisi) è 50º a 4’23.0 e infine Cedric Christille (3 errori nella serie in piedi) è 54º a 4’34.3. Tutti comunque qualificati alla gara ad inseguimento di sabato 2 marzo.
CLASSIFICA FINALE TOP 10

  1. OEVERBY Mats (NOR) 23:34.7 (0+0)
  2. JORDE Sindre Fjellheim (NOR) +39.9 (0+2)
  3. ASPENES Sverre Dahlen (NOR) +47.0 (1+2)
  4. SAETER Joergen (NOR) +55.8 (0+0)
  5. NEVLAND Martin (NOR) +1:03.5 (0+1)
  6. ZOBEL David (GER) +1:06.8 (0+0)
  7. GERMAIN Maxime (USA) +1:08.6 (0+1)
  8. FRATZSCHER Lucas (GER) +1:14.7 (1+0)
  9. CLAUDE Emilien (FRA) +1:18.3 (0+1)
  10. TYSHCHENKO Artem (UKR) +1:22.2 (0+0)
  • 12 ZINGERLE David (ITA) +1:26.1 (0+0)
  • 29 ROMANIN Nicola (ITA) +2:44.2 (2+1)
  • 38 CAPPELLARI Daniele (ITA) +3:19.8 (1+1)
  • 42 MOLINARI Michele (ITA) +3:38.9 (2+1)
  • 50 DURAND Michael (ITA) +4:23.0 (1+1)
  • 54 CHRISTILLE Cedric (ITA) +4:34.3 (0+3)

Per la classifica completa, CLICCA QUI

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