Ingrid Landmark Tandrevold ha concluso la seconda tranche stagionale prima dei Mondiali di Nove Mesto da leader della Coppa del Mondo e come uno dei più grandi favoriti per la corsa alle medaglie in Repubblica Ceca: era idea generale che la norvegese, a cui era stata lasciata l’eredità dei successi di due grandissime campionesse come Tiril Eckhoff e Marte Olsbu Roeiseland, avesse fatto un balzo in avanti a livello sia tecnico che mentale e fosse pronta per la consacrazione definitiva.
I Mondiali, invece, non sono andati come si sperava: pur avendo ottenuto due medaglie, un argento e un bronzo nella Mista olimpica e nella Single Mixed, nelle gare individuali non è mai stata vicina al podio, con il ritorno delle vecchie difficoltà nel tiro in piedi, che hanno compromesso o rovinato anche i risultati delle staffette.
Alla vigilia del weekend norvegese a Holmenkollen, la 27enne ha incontrato i media di casa, che tanto l’hanno criticata nel corso dell’appuntamento iridato ma è lei per prima a tirare fuori l’argomento in occasione della conferenza stampa, spiegando che una volta lasciata la Repubblica Ceca ha cercato solo di rilassarsi e di pensare il meno possibile a quanto accaduto nella Vysocina Arena.
«È vero che durante un campionato si è stanchi sia fisicamente che mentalmente, soprattutto quando le cose non vanno come si spera e si desidera. Ma poi si torna a casa e ci si rende conto che tutto è tornato alla normalità. È una bella sensazione» ha spiegato a Nettavisen.
Nonostante due settimane difficili, inasprite dalla stampa sempre con il fiato sul collo, l’attuale pettorale giallo della Coppa del Mondo ha percepito il sostegno da parte degli appassionati del biathlon. Ad esempio molti suoi sostenitori a Nove Mesto, le hanno regalato i cosiddetti "braccialetti dell’amicizia", braccialetti di perline fatti a mano che compongono titoli di canzoni, diventati popolari negli ultimi anni grazie alla popstar americana Taylor Swift.
«Molti fan cechi che hanno scoperto che sono un fan di Taylor Swift e hanno realizzato per me dei braccialetti di perline. È stato molto bello. Ci sono così tante persone che seguono il biathlon, e questo è davvero piacevole per noi, e il fatto che si sforzino di farci sentire meglio e di avere ancora più successo è davvero bello, e poi bisogna essere il più grati possibile.»
Ma non sono stati solo i tifosi a sostenere Tandrevold dopo i Mondiali; anche tante sue avversarie le sono state vicino, una cosa che ha apprezzato molto.
«Credo che chiunque sia stato impegnato nel biathlon sappia cosa significhi entrare in un periodo in cui le cose non funzionano. È stato davvero bello rendersi conto che tanti miei colleghi si sono presi il tempo di mandarmi un messaggio o di darmi una pacca sulla spalla per dirmi ‘ci siamo passati tutti, la prossima volta farai meglio’. Penso che sia una cosa in cui tutti possano riconoscersi.»
