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Biathlon – La Coppa del Mondo riparte da Oslo: tra le donne è tutto in gioco, Vittozzi sfida le francesi e Tandrevold

La Coppa del Mondo di biathlon si prepara al suo gran finale. Ad Oslo parte infatti l’ultimo terzo della stagione, con tre tappe che saranno decisive per stabilire i vincitori e le vincitrici delle coppe ancora in palio.
Il programma prevede da qui a fine stagione ancora sette gare individuali per un totale di 630 punti in palio, che non sono affatto pochi, dal momento che nemmeno vi sono gli scarti. A Oslo si svolgeranno un’individuale e una mass start, a Soldier Hollow sprint e inseguimento, a Canmore, come da tradizione per l’ultima tappa, sprint, inseguimento e mass start. In programma anche staffette, con le miste che si svolgeranno a Oslo, mentre quelle di genere a Soldier Hollow.
CLASSIFICA GENERALE: JOHANNES BØ A UN PASSO DALLA SESTA, TRA LE DONNE È BATTAGLIA.
La Coppa del Mondo maschile sembra avere già preso la direzione di casa Johannes Bø, che si prepara ad accogliere il suo sesto grande globo di cristallo. Il vantaggio di 92 punti (806 rispetto a 714) su Dale, appare difficile da colmare per quest’ultimo, se il dominatore del Mondiale di Nove Mesto non dovesse avere problemi di salute. Che per altro ha avuto proprio Dale, sulla cui condizione fisica ci sono non poche incognite. In lotta si può considerare anche Tarjei Bø, che ha 708 punti, quindi 98 meno del fratello. Chissà che quella che vedremo nei prossimi giorni non sia la sua ultima Holmenkollen. Fuori dai giochi, a meno di malattia del leader della generale, tutti gli altri. In chiave Italia, il motivo principale di interesse è vedere se Giacomel riuscirà a ottenere la top ten della generale e la vittoria del pettorale blu di miglior Under 25.
Per quanto riguarda le donne, invece, c’è grande battaglia per le posizioni di vertice. In testa alla generale vi è Tandrevold con 719 punti, 30 di vantaggio su Braisaz-Bouchet, 48 su Lisa Vittozzi e 57 su Julia Simon. In lotta si potrebbero considerare anche Elvira Öberg, a -117 e Jeanmonnot a -129. Però, visto il numero di atlete davanti, appare molto difficile per queste due riuscire a rientrare. 
Grande curiosità di vedere se, dopo il negativo Mondiale di Nove Mesto, Tandrevold riuscirà a reagire nella tappa di casa, mettendo da parte la pressione del pettorale giallo. Nell’ultimo periodo, Anterselva compresa, la norvegese è apparsa in grande difficoltà, ma se dovesse ritrovare fiducia, potrebbe davvero dire la sua. La sua stagione sta però ricordando quella di Eckhoff nel 2019/20, quando nel momento chiave pagò la poca abitudine nel lottare per la vittoria della coppa. Un’esperienza che le servì a farla poi sua l’anno successivo. 
Con la presenza di due mass start, format dove eccelle, oltre a due sprint e due pursuit, ma soprattutto se dovesse aver mantenuto la condizione mostrata in Repubblica Ceca, Braisaz-Bouchet potrebbe essere l’atleta da battere. La favorita, però, appare essere la quarta della classifica generale, Julia Simon, perché sta arrivando di rincorsa e come lo scorso anno ha cambiato marcia da gennaio in poi. Quando c’è da lottare, la francese è cattiva e freddissima, come sta mostrando da due stagioni, nonostante una vicenda extra sportiva che farebbe perdere la concentrazione a tante atlete. Eppure a fine Mondiale è apparsa molto stanca, più mentalmente che fisicamente. Da capire se questa settimana di pausa le sarà servita a ritrovare immediatamente le energie. 
E poi c’è l’Italia con Lisa Vittozzi. L’azzurra cercherà di sfruttare subito l’individuale, format nel quale è campionessa del mondo e dove vuole vincere la terza coppa di specialità. La sappadina è uscita benissimo dal Mondiale, con tanta fiducia in sé stessa e certamente mentalmente meno stanca rispetto allo scorso anno. Per l’atleta del CS Carabinieri non c’è niente da perdere, consapevole della grande condizione sugli sci delle francesi. L’obiettivo è pensare solo a sé stessa, al lavoro da fare, sparare bene come ha fatto al Mondiale e vedere a cosa ciò porterà. 
Le due francesi appaiono le favorite, ma chissà che qualche vecchia ruggine, nascosta sotto il tappeto, non possa venir fuori proprio nelle ultime tappe e far crescere ulteriormente la pressione, se Braisaz-Bouchet e Simon dovessero vivere questo finale di stagione quasi più come una resa dei conti che come una competizione sportiva. 
A OSLO SI ASSEGNANO LE COPPE DI SPECIALITÁ INDIVIDUALE E STAFFETTE MISTE
A Holmenkollen saranno già assegnate le prime coppe di specialità. Per quanto riguarda i colori azzurri c’è grande attesa per quella individuale femminile, dal momento che Lisa Vittozzi è probabilmente la favorita, se non altro essendo lei la campionessa del mondo in carica. 
In classifica guida Häcki-Groß con 117 punti, davanti all’azzurra con 115, Voigt con 110 e Preuß con 109. In lotta tante atlete, se si considera che con la vittoria si hanno 90 punti, mentre se si arriva al secondo posto 75 o terzi 60. Per questo motivo, anche qui fa paura Simon, che ha 85 punti, così come può essere pericolosa Jeanmonnot, che di punti ne ha 77. In lotta c’è anche Knotten con 90, ma la norvegese non ci sarà. 
Vittozzi è consapevole di dover chiudere quindi davanti a Häcki-Groß, Voigt e Preuß, mentre potrebbe bastarle anche il secondo posto se a vincere dovesse essere un’atleta diversa da queste. Addirittura alla sappadina del CS Carabinieri, potrebbe bastare anche la terza piazza, ad eccezion fatta di una vittoria di Simon, in quanto se la francese chiudesse prima con Vittozzi terza, le due chiuderebbero pari merito a 175 punti, entrambe con una vittoria, ma la coppa andrebbe a Simon in quanto ha ottenuto un secondo posto come secondo miglior piazzamento. 
Certo, peccato che una coppa di specialità che conta solo tre gare, si assegni considerando anche una competizione come quella di Anterselva, che è stata solo una short individual, soprattutto per chi come Vittozzi, tra Mondiali e Coppa del Mondo è sempre salita sul podio nelle ultime sei individuali vere, quelle da 15 km. 
Tra gli uomini c’è aria di altro successo di Johannes Bø, vicino alla quarta coppa di specialità individuale. In classifica, alle sue spalle vi è Rees a 29 punti, grazie alla vittoria in apertura a Östersund, tornato però poi nei ranghi. Tarjei Bø è addirittura sesto a -60.
La classifica delle staffette miste ha la Norvegia ormai quasi sicura vincitrice, dal momento che a due gare dalla fine ha 315 punti, ben 84 di vantaggio sulla Francia e 100 su un’ottima Italia. L’obiettivo azzurro sarebbe chiudere sul podio, ma senza Wierer bisognerà un po’ rivedere le formazioni.
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