Nata a Grenoble da madre francese e padre belga, Maya Cloetens corre per il Belgio dalla stagione 2022-2023. dopo che venne esclusa dalle squadre federali nella primavera del 2022 per “mancanza di prospettive” come riporta Ski Chrono. Una scelta di cui la 22enne non si pente assolutamente: «Quando vedo il livello oggi della squadra francese, mi dico che sarebbe stata dura ottenere un posto»
La scorsa settimana, ha concluso a Nove Mesto i suoi secondi Mondiali sotto la bandiera tricolore del Belgio e, sebbene sulla carta possa sembrare che rispetto ai risultati dello scorso anno ad Oberhof non sia progredita ma, anzi, abbia fatto qualche passo indietro (55esima nella sprint, 41esima nella Pursuit e 33esima nell’individuale), la biatleta franco belga ha sensazioni completamente diverse e totalmente positive, a riprova che i risultati non possono – e non devono – essere letti solo come meri numeri.
«Sono super felice dei miei Mondiali, sia per me che per la squadra. È stata la prima volta che ho preso parte a un grande evento nell’arco di due settimane. Nelle gare individuali la situazione è andata sempre meglio con il passare dei giorni. Nelle staffette ho avuto le migliori esperienze. Ho avuto l’opportunità di sciare con ragazze veloci e tenerle – ero in seconda frazione nella staffetta femminile, e ho corso per le prime 6 posizioni – cosa che non sarebbe stata possibile durante un inseguimento. Mi ha dimostrato che con un buon tiro, in questi formati, si può stare in testa»
Il tiro è stato uno dei punti positivi dei quindici giorni in Repubblica Ceca per Cloetens: nelle 5 gare in cui ha preso parte l’atleta ha tenuto una percentuale al tiro superiore al 90% dei bersagli che, confessa, era «proprio l’obiettivo che mi ero prefissata».
Risultati da mettere in prospettiva anche alla luce di un inizio di stagione complicato, ben lontano dalle prime presenze in Coppa del Mondo dello scorso inverno a causa di un infortunio alla spalla in autunno che cambiato tutti i piani in vista della stagione a venire.
«Avevo grandi aspettative per questo inverno, perché mi sono detta che dovevo continuare a migliorare. Ma a settembre ho avuto una lussazione della spalla, che ha interrotto la mia preparazione (tre settimane di pausa totale e tre di recupero graduale). Rimasta indietro, ho voluto strafare per recuperare e a dicembre ho avuto un sovraccarico fisico e mentale.»
Risultati asfittici nelle prime gare di stagione e un fisico che non rispondeva che hanno fatto prendere una decisione “estrema” al suo allenatore: “bandita dal biathlon per una settimana!”, chiudendo in anticipo il suo 2023 agonistico. Una decisione che, oggi, sembra essere stata provvidenziale.
«Sono tornata a gennaio con uno stato d’animo diverso, concentrandomi più sui miei progressi che sui risultati grezzi, e soprattutto non dimenticando il piacere di fare biathlon»