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Sci di fondo

Sci di fondo – Coppa del Mondo, per Klæbo rimonta su Amundsen quasi impossibile. Ma se ci fosse ancora il vecchio punteggio …

Dopo aver saltato il Tour de Ski, una volta ritrovata condizione, Johannes Klæbo è tornato a essere il numero uno del circuito mondiale dello sci di fondo, qual è ormai da anni, anche se condividendo il trono con Bolshunov, al quale oggi non è permesso di gareggiare.
Quest’anno però la Coppa del Mondo gli sfuggirà, non per causa di Bolshunov, assente, ma in quanto l’attuale regolamento non offre agli atleti grandi possibilità di rimonta in caso di malattia e rende quindi il finale di stagione nettamente meno interessante rispetto al suo potenziale.
Non potendo prendere parte al Tour de Ski, Klæbo ha saltato ben sette gare, possibili 350 punti per le sette vittorie, più i potenziali 300 assegnati al vincitore e i vari bonus.
Con il calendario attuale, che assegna 100 punti al vincitore di ogni gara e 95 al secondo, addirittura 60 all’undicesimo, rende praticamente impossibile ogni rimonta, se non ci si mettono malattie o infortuni.

Così, se dopo il Tour de Ski, il vantaggio di Amundsen su Klæbo era di 568 punti, oggi questo si è ridotto, ma a 330. Insomma un vantaggio consistente se si considera che mancano solo sette gare e 700 punti potenziali (più bonus da aggiungere, che incidono anche troppo), ma anche che arrivando sette volte undicesimo, Amundsen otterrebbe ben 420 punti.
Insomma rimonta difficile e le emozioni di vedere tutto ancora in gioco vengono meno.
Con il vecchio punteggio, vista la quantità di vittorie di Klæbo, rispetto ai tanti piazzamenti di Amundsen, la differenza tra i due sarebbe di appena 157 punti, per una Coppa del Mondo che allora sarebbe apertissima, considerando possibilità di rimonta. A questo punto, proprio per lo spettacolo, sarebbe legittimo chiedersi se questo nuovo sistema di punteggio sia davvero quello giusto, proprio per garantire spettacolo ed interesse.

Nella classifica della Coppa del Mondo femminile, Jessie Diggins guida con 257 punti di vantaggio su Linn Svahn, 2290 a 2033. In questo caso, però, parliamo di atlete che con grande continuità stanno occupando le zone alte della classifica. La cosa curiosa è che con il vecchio punteggio, il margine sarebbe molto maggiore, 1901 Diggins e 1480 Svahn. Questo perché il Tour de Ski aveva un’incidenza maggiore con il vecchio punteggio, forse esagerata. Se oggi a fine Tour de Ski, la statunitense ha preso 300 punti contro 225 di Svahn, per la sua vittoria rispetto al sesto posto della svedese, allora, Diggins avrebbe preso 400 punti contro 160 della svedese.
Il punteggio perfetto non esiste, ma chissà, magari si potrebbe provare a tornare all’assegnazione dei punti in uso fino a due anni fa, con la sola eccezione del Tour de Ski. Potrebbe essere un’idea, per tentare di mantenere la competizione più equilibrata possibile fino alla fine, senza permettere a un solo evento di decidere la stagione a più di due mesi dalla sua conclusione.

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