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Biathlon – Il bilancio del dt Klaus Höllrigl: “Mondiale positivo, ma nelle staffette dovevamo fare meglio”

Terzo posto nel medagliere per l’Italia, che torna dal Mondiale di Nove Mesto con lo stesso bilancio di Oberhof, conquistando quattro medaglie, questa volta però un oro e tre argenti. Il direttore tecnico Klaus Höllrigl è soddisfatto per il bottino azzurro, ma non fino in fondo, in quanto rispetto a quanto accadde in Germania lo scorso anno, l’Italia non è mai stata in gara nelle staffette, non arrivando nemmeno mai vicina a lottare per le medaglie.
«Sicuramente è un Mondiale positivo, perché abbiamo vinto quattro medaglie – ha affermato Höllrigl a Fondo Italiaci rimane però dell’amaro in bocca per le tre staffette, sia la mista che le due di genere, dove non abbiamo per niente sfruttato il nostro potenziale. Dovevamo e potevamo fare meglio.
Per il resto abbiamo raccolto medaglie e ottenuto buoni piazzamenti, quindi possiamo essere contenti. Sulle staffette, però, dobbiamo lavorare, perché puntiamo tanto su queste gare e nel 2026 vogliamo avere delle staffette che possono salire sul podio. Dobbiamo analizzare cosa è successo, quindi lavorare su quello per fare meglio la prossima volta».

Anche perché al Mondiale vi è stata una controprestazione rispetto ai risultati che le staffette azzurre avevano ottenuto in Coppa del Mondo: «In stagione la staffetta femminile non era mai partita con Doro (Wierer, ndr) e Lisa (Vittozzi, ndr) insieme. Al momento, se una di loro due è assente, ci manca ancora qualcosa. Qui le avevamo entrambe e per quello dovevamo fare meglio. Anche la maschile, in stagione ha ottenuto un quinto, un quarto e due terzi posti. Per quello potevamo salire sul podio podio, ma ci è mancato qualcosa per competere con i migliori».

Al di là di Wierer, Vittozzi e Hofer, la squadra è composta da giovani oppure atleti che ancora non hanno grandissima esperienza. Per questo motivo, Höllrigl guarda al futuro con fiducia: «I margini di crescita sono grandi, perché abbiamo dei giovani di ottimo livello, guidati un bellissimo staff. Dobbiamo solo pensare a lavorare e andare avanti. Ho sempre detto che questa stagione sarebbe stata più difficile e così è. Sono convinto che con le esperienze fatte tra l’anno scorso e quest’anno, per questi giovani sarà più facile fare il salto di qualità nei prossimi anni.
C’era tanta pressione anche sui giovani e molti erano meno abituati a questa situazione. A volte, ciò ti porta a lavorare in un modo diverso in estate e autunno. Ora è importante fare un passo indietro e concentrarci sul lavoro perché abbiamo tutto, talento, conoscenze e persone, per far crescere la squadra».

In chiusura, Höllrigl è tornato a sottolineare l’unità del gruppo azzurro: «Siamo partiti malissimo con la mista, quindi abbiamo fatto bene con le sprint ma senza quel podio che tutti chiedevano. A quel punto, per mantenere la calma e riuscire a far diventare questo Mondiale un successo, ci voleva il gruppo. Se c’è, allora tutti restano tranquilli, si concentrano sul proprio lavoro e arrivano poi i podi».

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