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Biathlon – Mazet apre all’addio alla Norvegia nel 2026: “Mi sto facendo domande sul mio futuro”. Francia alla finestra

Da Nove Mesto giungono novità importanti che riguardano il futuro di Siegfried Mazet, attuale allenatore del tiro nella nazionale norvegese. Il tecnico francese è legato al gruppo Norge da un contratto in scadenza nel 2026, data oltre la quale la sua strada potrebbe separarsi da quella della squadra scandinava. Attualmente, il piano è quello di arrivare fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, per poi valutare il da farsi. In quest’ottica, non è da escludere un possibile ritorno in patria per Mazet.
L’allenatore che dal 2016 si occupa del gruppo norvegese, ha parlato in un’intervista a Eurosport aprendo ad un possibile addio: “Giungerò alla fine di un ciclo nel 2026 e non vi nascondo che mi sto già facendo delle domande su quale sarà il mio futuro. Una cosa posso assicurarvi, è che farò ancora l’allenatore. Dove? Non lo so ancora". Dichiarazioni che lasciano aperte le porte a un ritorno in Francia, dove prima del passaggio in Norvegia aveva seguito da vicino Martin Fourcade nei suoi anni migliori.
Proseguendo, Mazet parla del lavoro dell’attuale staff francese, composto da Simon Fourcade e Jean-Pierre Amat, con particolare riferimento ai risultati della squadra maschile: “Valgono di più, questo è indiscutibile. È un po’ una corsa verso il risultato. Corrono dietro al risultato e appena ci riescono perdono un po’ la tecnica e dimenticano il loro modo di fare, che fino ad ora è stato il loro punto di forza. Magari stanno un po’ meno bene anche fisicamente, non hanno la capacità di compensare una penalità sugli sci che abbiamo in Norvegia. Non hanno questa opzione al momento, ma sentiamo che vogliono davvero avere successo”.
Infine, l’allenatore della squadra norvegese parla di Eric Perrot, biatleta francese classe 2001 in grande ascesa, vincitore del suo primo oro mondiale nella staffetta mista di Nove Mesto: “Non bisogna essere chiaroveggenti per capire che diventerà uno dei grandi. È arrivato quarto nella sprint, è una persona che riteniamo stia facendo progressi, acquisendo fiducia. Si prende le sue responsabilità. Penso quindi che assumerà molto presto la guida del gruppo francese. Per me, sta succedendo. Non lo conosco abbastanza bene, ma da quello che vedo dei suoi risultati e della sua personalità, ha un certo carisma e ci causerà problemi!”

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