NOVE MESTO – Affrontare il post gara quando il risultato non è quello desiderato e ben lontano anche dalle peggiori aspettative, è una capacità che si acquisisce con la maturità e gli anni di carriera alle spalle. E questi certo non mancano a Dorothea Wierer che a Nove Mesto torna ad affrontare una competizione iridata dopo il Mondiale Jr che e aveva regalato ben 3 medaglie individuali e dopo 11 Mondiali senior in carriera. Il primo pensiero per l’altoatesina va per il compagno di squadra Didier Bionaz che è stato protagonista di una prima frazione difficile che ha irrimediabilmente compromesso le chance dell’Italia.
«Mi dispiace tanto per Dido che ha avuto addosso tanta pressione, non è facile perché devi sempre rimanere concentrato o quel poligono non perdona, bisogna lavorare veramente colpo per colpo. È capitato a tutti credo di fare una gara in cui non si è al 100%. Ad ogni modo hanno ancora dieci anni di Mondiali davanti a loro quindi c’è di peggio»
Entrata in pista a risultato già di fatto pregiudicato, la frazione dell’atleta delle Fiamme Gialle è stata di fatto un test in vista della sprint di venerdì per capire qual è la sua condizione e anche com’è la pista, su cui oggi pomeriggio la pioggia è scesa copiosa.
«Ovviamente ho cercato di concentrarmi come se fosse una sprint, però comunque è stata veramente dura perché sulla pista ogni tanto c’era neve veramente molle, si sprofondava tantissimo anche con i bastoncini e addirittura in alcuni punti c’erano dei buchi dove sembrava quasi che il bastone potesse staccarsi, quindi non il massimo. Speriamo che in vista della sprint decidano di salare la pista»
Biathlon – Dorothea Wierer: “Veramente dura in pista, neve molle e si sprofondava”
Ti potrebbe interessare
Biathlon – Braisaz-Bouchet e le lacrime sul podio: “Con la Marsigliese sentivo il peso della storia”
Due anni dopo il trionfo nella mass start di Pechino, Justine Braisaz-Bouchet si è ripetuta vincendo nella
Sci di Fondo – L’emozione incontenibile di Jenssen: “Ora so di potercela fare sul palcoscenico più grande”
E dire che era una riserva. Come i danesi negli Europei di calcio del 1992, Jan Thomas Jenssen è stato
Salto con gli sci – A Garmisch vince Ryoyu Kobayashi, con appena 0,2 punti su Eisenbichler
Emozioni fortissime nella gara di Garmisch che da tradizione ha aperto il nuovo anno. Nella seconda competizione