Jan Thomas Jenssen è forse il grande escluso dai convocati della Norvegia per la trasferta in America, dove sono previste le tappe di Canmore (CAN) e Minneapolis (USA). Il fondista norvegese, che quest’anno aveva trovato grande spazio nella squadra rossoblù, in ragione di un ottimo inizio di stagione culminato nella vittoria della 20 km mass start di Ruka (FIN), è costretto a rimanere a casa e saltare i due importanti appuntamenti di Coppa del Mondo oltre oceano. Una decisione che è figlia delle difficoltà economiche in cui versa da qualche tempo la Norvegia del fondo, costretta a ridurre il proprio contingente a fronte degli alti costi legati alla trasferta americana.
In particolare, la federazione scandinava ha scelto di portare in America soltanto gli atleti inseriti all’interno del cosiddetto “gruppo rosso”, stilato in base ai risultati degli ultimi 12 mesi. Un gruppo in cui come Jenssen non rientrano neanche Iver Tildheim Andersen (3° nella 10 a skating di Gällivare) e Henrik Doennestad (2° nelle pursuit in classico di Davos), così come Tiril Udnes Weng al femminile. Per quest’ultima, tuttavia, la federazione norvegese ha scelto di fare un’eccezione inserendola nei convocati, destino che non è toccato invece a Jenssen.
A parlare di questa situazione è stato proprio Jan Thomas Jenssen, che – intervistato da SVT Sport – ha espresso la sua disapprovazione riguardo alla scelta di escluderlo. “Non sono d’accordo con la decisione e ho cercato di negoziare con la federazione – spiega Jenssen – Penso che sia molto noioso. Ci sono due gare distance che mi sarebbero andate bene e a cui non mi è permesso partecipare”. E in effetti scorrendo il programma delle gare si nota la presenza di due 10 km in tecnica libera (il 9 febbraio a Canmore e il 18 febbraio a Minneapolis), format assai congeniale alle caratteristiche del norvegese che proprio in questo tipo di gare ha fatto segnare i suoi migliori risultati quest’anno.
Il fondista, poi, fa riferimento alle motivazioni economiche che stanno alla base di questa decisione, dicendosi amareggiato di vedere che la nazione più forte del mondo nello sci di fondo debba far fronte a limiti economici che ne inficiano la rendita: “Sono molto dispiaciuto. Siamo la migliore nazione al mondo per quanto riguarda gli uomini, e penso che sia un peccato che non abbiamo abbastanza sponsorizzazioni per poter mandare i migliori, indipendentemente da dove siamo nel mondo. Spero che potremo avere una situazione economica migliore in futuro. Ho parlato con i giornali e i media in Norvegia e molti rimarranno a casa. Non sarà facile con gli sponsor se saremo meno visibili”.
Sci di fondo – Norvegia, Jenssen grande escluso per le tappe in America: “Non sono d’accordo, c’erano due gare adatte a me”
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