L’ultima volta che abbiamo incontrato Vebjørn Sørum eravamo all’interno del media centre di Östersund, dopo che il venticinquenne norvegese aveva conquistato il suo primo podio individuale in Coppa del Mondo, giungendo terzo nella sprint. Lo abbiamo ritrovato lo scorso fine settimana in Val Ridanna, in occasione della tappa di IBU Cup, nella quale se si esclude la single mixed relay vinta domenica in coppia con Erdal, le cose non sono andate molto bene.
«Purtroppo mi sono presentato in Val Ridanna con una condizione piuttosto cattiva – ha raccontato Sørum a Fondo Italia – perché lunedì scorso ho avuto un avvelenamento da cibo, con febbre alta e problemi di stomaco. Ancora oggi mi sento di non aver pienamente recuperato. Se vedete anche il mio tempo sugli sci, qui a Ridanna è stato parecchio negativo, certamente non al mio livello. So per certo ci valere molto di più, che il mio potenziale è superiore a quello che si è visto qui. Spero quindi di fare meglio nelle prossime gare».
Che il potenziale sia migliore non ci sono dubbi, altrimenti non sarebbe salito podio in Coppa del Mondo. Quel giorno, Sørum era felice perché sentiva di essersi guadagnato la conferma in squadra per la tappa di Hochfilzen, per poi restare in gruppo anche a Lenzerheide dove ha fatto solo la mass start, giungendo addirittura sesto, sua ultima uscita in Coppa del Mondo. «Certo, non è facile – ha ammesso Sørum parlando della sua situazione – credo di aver fatto delle ottime prestazioni in Coppa del Mondo. Fin qui è stata la migliore stagione della mia carriera, ho conquistato anche un podio e pure la mia ultima gara nel massimo circuito è stata una top six. Il team norvegese è molto competitivo, quindi è davvero dura per un atleta entrare e restare in Coppa del Mondo, perché ogni volta devi fare un’ottima prestazione. Però non ne sto risentendo mentalmente, in questi giorni semplicemente non avevo abbastanza forze, perché non ho potuto mangiare come avrei dovuto a causa del problema allo stomaco. Ma al di là di questo, si, è dura essere norvegese, devi fare una bella prestazione in ogni occasione».
Sørum ha però una consapevolezza, quella di avere il livello non solo necessario a partecipare alla Coppa del Mondo, ma anche per salire sul podio. Se da una parte ciò può avere il sapore della beffa, dall’altra è certamente una forte motivazione: «Il podio di Östersund resta molto importante, in quanto mi mostra che ho il livello per salire sul podio in Coppa del Mondo. Grazie al lavoro fatto in estate e anche l’inverno scorso, so che se torno in Coppa del Mondo posso avere chance di salire sul podio. L’obiettivo è questo, anche perché se sei norvegese sei anche costretto a salire sul podio per restare in squadra. È abbastanza dura, ma alla fine questa è una grande motivazione per me».
Curiosamente Sørum potrebbe quasi presentarsi ad Anterselva per la mass start della domenica, se si considera che ancora oggi è ventiduesimo nella classifica generale della Coppa del Mondo e potrebbe quindi, con un po’ di fortuna, qualificarsi anche per questa mass start, pur senza gareggiare.