Il 2023 è stato un anno tutt’altro che banale per Lisa Vittozzi, in quanto ha rappresentato quello della rinascita e della conferma; dodici mesi nei quali la sappadina non soltanto ha avuto il merito di uscire dalle sabbie mobili in cui era finita, ma anche di consolidarsi e alzare ulteriormente il proprio livello, senza nemmeno aver avuto l’appoggio della fortuna, con dei malanni che l’hanno colpita sempre quando ha raggiunto la massima forma, ma dai quali è tornata sempre con forte determinazione e capace di stupire.
Riviviamo allora il 2023 di Vittozzi attraverso i momenti che riteniamo più significativi.
POKLJUKA (5-8 GENNAIO) – CROLLO INATTESO ED IMMEDIATO RISCATTO
Il 2023 non era iniziato con il piede giusto per Lisa Vittozzi. La sappadina aveva un’improvvisa ricaduta nella sprint a Pokljuka, con ben sei errori (4 a terra e 2 in piedi), che non le avevano permesso nemmeno di qualificarsi all’inseguimento. Nemmeno il tempo di suonare la sirena d’allarme, che Vittozzi metteva subito messo a tacere i dubbiosi, disputando una grandissima ultima frazione nella staffetta mista domenicale che l’Italia (Bionaz, Giacomel, Wierer, Vittozzi) chiudeva al secondo posto alle spalle della Francia.
Forse proprio questa caduta e il successivo riscatto hanno dato a Lisa Vittozzi la conferma che ormai era tornata la "vera Lisa", quella che aveva cercato per tre anni.
Foto credit: Dmytro Yevenko
RUHPOLDING (12 GENNAIO) – RITORNO IN PARADISO!
"Eh ma anche lo scorso anno faceva bene in staffetta ma sbagliava nelle gare individuali". Questa la frase che alcuni dubbiosi avevano pronunciato dopo Pokljuka, ritenendo che fosse necessaria una conferma, prima di non suonare l’ennesimo allarme. Detto, fatto. Vittozzi ha risposto nel modo migliore possibile, imponendosi nell’individuale di Ruhpolding con quattro zero e trovando la sua terza vittoria in carriera. Un successo atteso quattro anni, dopo la doppietta sprint e pursuit ottenuta a Oberhof nel 2019. Quattro anni nei quali Vittozzi ha saputo toccare il fondo e rialzarsi, una cosa non da tutti, uscendone più forte di prima. Le sue lacrime dopo la gara, nel corso dell’intervista trasmessa dall’IBU ed effettuata dal friulano Giulio Gasparin, dicono tanto su ciò che l’atleta del CS Carabinieri ha vissuto in questi anni.
Immagini da diretta tv IBU.
ANTERSELVA (21 GENNAIO) – UN ANNO DOPO, VITTOZZI RITROVA IL SORRISO NELLA GARA DI CASA
Un anno prima fu il punto più basso, quando lasciò la mixed zone in lacrime, con la voglia soltanto di chiudersi nello skiroom e tornare in albergo. Un anno dopo, invece, Anterselva ha un sapore totalmente diverso per Vittozzi, capace di ritrovare il podio in un inseguimento da protagonista, nel quale la sappadina è andata a casa partendo dalla 13ª posizione della sprint, chiudendo al secondo posto alle spalle di una imprendibile Herrmann, già in forma mondiale. Al traguardo Vittozzi ha il sorriso di chi sa di essersi lasciata tutto alle spalle, di aver abbandonato il tunnel. Il passato è lì, ma solo come alleato utile per guardare con maggiore consapevolezza al futuro.
Nelle foto, vedete Vittozzi salire sul podio e l’abbraccio con Mirco Romanin, da anni suo allenatore, uomo che le è stato vicino in ogni momento e ha condiviso con lei gioie e dolori.
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
OBERHOF (8 FEBBRAIO) – IL MONDIALE INIZIA CON L’ARGENTO NELLA STAFFETTA MISTA
L’evento iridato parte come da tradizione con la staffetta mista. Vittozzi è la prima azzurra in gara e rompe subito il ghiaccio con un’ottima prestazione, nella quale fa la differenza cambiando al secondo posto, alle spalle della Francia, e lanciando un’ottima Wierer. L’altoatesina delle Fiamme Gialle farà un’ottima frazione, regalando la testa all’Italia, Didier Bionaz sarà bravissimo in terza frazione e infine Giacomel completerà l’opera per il secondo posto finale, dopo essere arrivato anche a sparare con Johannes Bø per la vittoria. L’Italia può subito festeggiare.
Foto credit: Dmytro Yevenko
OBERHOF (12 – 15 FEBBRAIO) – È FEBBRE … DA MEDAGLIA!
Dopo la sprint, Vittozzi era dispiaciuta per l’errore al tiro che le era costato la medaglia, ma era anche già pronta guardando la classifica finale e pensando all’inseguimento della domenica, convinta di potersi giocare la vittoria partendo dal quinto posto. E così sarebbe stato, visti anche i numerosi errori commessi dalle sue principali avversarie quel giorno, non fosse che però Vittozzi non si è mai presentata al via della gara a causa di un’improvviso attacco febbrile. Un po’ di preoccupazione, ma già il lunedì, seppur ancora non al meglio, la sua presenza nell’allenamento mattutino aveva fatto gioire i tifosi. Mercoledì, l’azzurra è scesa in pista e ha gestito la sua gara al meglio, vincendo la medaglia di bronzo dopo aver addirittura sfiorato l’oro (maledetto errore proprio sull’ultimo bersaglio). Una grande gioia per la sappadina, orgogliosa di sé, del proprio percorso e della capacità di superare anche un ostacolo in più che il destino beffardo aveva cercato di mettere tra lei e il podio.
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
OBERHOF (16 FEBBRAIO) – LA COPPIA DELLA PASTASCIUTTA DI BRONZO NELLA SINGLE MIXED
Nonostante il recupero lampo, la bella prestazione nell’individuale ha spinto i tecnici azzurri a confermare Lisa Vittozzi anche nella single mixed relay, nella quale la sappadina ha gareggiato in coppia con Tommaso Giacomel. Curiosamente, entrambi sponsorizzati "Pastificio Felicetti", seppure nella passata stagione quest’ultimo aveva un accordo commerciale con Giacomel, pur non essendone main sponsor, come è invece quest’anno. I due hanno conquistato la medaglia di bronzo, con una Vittozzi in grande spolvero.
Foto credit: Dmytro Yevenko
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OBERHOF (18 FEBBRAIO) – IL TESTA A TESTA CON HERRMANN, L’ULTIMO POLIGONO DA FAVOLA, L’ABBRACCIO CON LE COMPAGNE: SI FA LA STORIA!
Un giorno indimenticabile per il biathlon italiano, forse inatteso. Alla vigilia della staffetta femminile, l’Italia veniva accreditata al massimo di una medaglia di bronzo, ma sarebbe anche servito l’aiuto delle avversarie. Invece è arrivata la gara dei sogni, con le azzurre perfette al tiro, chiudendo con appena due ricariche. Squadra sempre nelle prime due posizioni, con Comola ottima in prima frazione, Wierer capace di prendere la vetta in seconda e la sorprendente Hannah Auchentaller di mantenerla cambiando al vertice con la Germania. È toccato quindi a Vittozzi, che si è trovata a duellare con Herrmann, la quale era desiderosa regalare alla Germania una fantastica vittoria casalinga e far partire un treno senza freni di festeggiamenti. Invece, all’ultimo poligono la tedesca è stata mandata fuori giri da una Vittozzi da favola, tanto da perdere tanto da dover utilizzare due ricariche e perdere tanto tempo. L’ultimo giro è stato quindi una passerella trionfale per Lisa Vittozzi e per le compagne di squadra che l’attendevano al traguardo. Un rettilineo finale goduto fino in fondo, l’abbraccio con le compagne, l’esultanza con il pubblico italiano presente, poi la cerimonia di premiazione avvenuta il giorno successivo e qualche simpatica foto. Un giorno che resterà nella storia.
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
ÖSTERSUND (9 MARZO) – NEL GIORNO TRIONFALE DELL’ITALIA, ARRIVA LA SECONDA COPPA DI SPECIALITÁ IN CARRIERA!
Quella del 9 marzo a Östersund è stata una giornata trionfale per la squadra italiana. Al maschile è arrivato il secondo posto di Giacomel, al primo podio in carriera. Ma soprattutto, in campo femminile, è arrivata una fantastica doppietta con Dorothea Wierer ancora padrona nella "sua" Östersund, a vincere davanti a Lisa Vittozzi. Un risultato significativo, in quanto regala all’Italia la prima doppietta femminile in Coppa del Mondo, giunta proprio con le sue due atlete più grandi di sempre, ma soprattutto perché consegna a Lisa Vittozzi la coppa di specialità individuale, la seconda nella sua carriera, vinta ancora una volta a Östersund. Un giorno speciale per la sappadina. Il riscatto di un’atleta, che nella stagione precedente aveva toccato il suo punto più basso in un’individuale da 12 errori ad Anterselva. Un risultato che fa di Lisa Vittozzi un esempio da seguire nello sport e nella vita di ogni giorno.
Immagine estrapolata dalla diretta televisiva dell’IBU.
Foto credit: Fabio Cianciana
OSLO (18 MARZO) – È IL GIORNO DELLA FESTA: VITTOZZI RICEVE LA COPPA DI SPECIALITÁ
Deve attendere nove giorni Lisa Vittozzi prima di prendere in mano la coppa di specialità per l’individuale. Ad Oslo, in una giornata soleggiata, dopo la nebbia che il giorno precedente aveva costretto al rinvio della sprint e seguente cancellazione dell’inseguimento, Vittozzi ha ricevuto la sua seconda coppa di specialità individuale. Nella tribuna di fronte al podio, all’interno dello splendido stadio di Holmenkollen vi sono anche una raggiante ed orgogliosa mamma Nadia, con tanto di tricolore portato in giro per l’Europa nei decenni passati a sostenere i sappadini protagonisti dello sci di fondo, un quasi commosso Marco, compagno di Lisa Vittozzi da tantissimi anni, e tanti altri amici e famigliari con cui l’azzurra ha festeggiato. Tra le tante foto di gruppo, poi, non potevano mancare quelle con Mirco Romanin, il suo skiman Luca D’Incau e ovviamente Jonne Kähkönen, il cui arrivo ha rappresentato una svolta per la sappadina.
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
WIESBADEN (13 AGOSTO) – VITTORIE GIÁ IN ESTATE, FINO AL SUCCESSO DI SJUSJØEN: LA PREPAZIONE VA ALLA GRANDE.
Nonostante i soliti problemini al ginocchio, che ne limitano l’allenamento, Lisa Vittozzi è stata protagonista di un’ottima preparazione, affrontata con ancora maggiore determinazione e consapevolezza di sé dopo gli ottimi risultati della stagione precedente. Già in estate sono arrivate le vittorie, con il successo di Wiesbaden (nella foto) e quello ai Campionati Italiani, per poi chiudere anche a inizio novembre, imponendosi nella sprint a Sjusjøen, di fronte alla nazionale norvegese.
Foto credit: Dmytro Yevenko
ÖSTERSUND (26 NOVEMBRE) – RIPARTE LA COPPA DEL MONDO ED È SUBITO VITTORIA!
L’IBU aveva previsto tutto, consegnandole erroneamente il pettorale giallo di Simon. La sappadina si è fatta una risata e successivamente, quando l’ha ricevuto, ha gareggiato con il suo pettorale rosso di vincitrice della coppa di specialità "individuale". È arrivata subito una fantastica vittoria e di conseguenza anche il pettorale di leader della Coppa del Mondo, proprio come erroneamente avevano "previsto" gli organizzatori. Purtroppo un’altra volta ci si è messa di mezzo una malattia a farla scendere un po’ di condizione per sprint e pursuit, alle quali ha preso parte pur faticando a respirare, cogliendo comunque due top ten grazie a un tiro da favola.
Immagine estrapolata dalla diretta tv dell’IBU
Foto credit: Serge Schwan – FISI
Foto credit: Fondo Italia
Foto credit: Federico Angiolini
HOCHFILZEN – LENZERHEIDE (8-17 DICEMBRE) – SEMPRE AI VERTICI PER GUARDARE AL FUTURO CON IL SORRISO E TANTA DETERMINAZIONE
Tra Hochfilzen e Lenzerheide, Vittozzi si è confermata sempre nelle posizioni di vertice, ottenendo quinto e quarto posto in Austria, quarto e terzo in Svizzera, con l’eccezione di una pursuit da 14ª posizione. Il 2023 si è chiuso bene per la sappadina, che con tanta consapevolezza, orgoglio di sé e fiducia nelle persone che lavorano al suo fianco, guarda al 2024 con la voglia di migliorare ancora. Una cosa è però certa, anche se, come tutti ci e le auguriamo, dovesse vincere tanto in futuro, il 2023 resterà per sempre un anno speciale per Vittozzi, quello della rinascita e della conferma, la stagione in cui si è consolidata come una delle grandi del circuito.
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Foto credit: Dmytro Yevenko
Biathlon – Riviviamo il 2023 di Lisa Vittozzi in trenta immagini significative
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