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Biathlon – Lægreid a TV2: “Sto bene, penso alla preparazione per Oberhof. Hanno avviato un’indagine, vedremo quali saranno le conseguenze”

Sturla Holm Lægreid non ha certamente passato il miglior weekend della sua  vita a Lenzerheide. Nella giornata di domenica scorsa avrebbe dovuto prendere parte, con chance concrete di salire sul podio, alla gara con partenza in linea. Un colpo partito dalla sua carabina mentre si trovava in hotel però, ha fatto sì che il "cecchino" norvegese fosse squalificato ancor prima di prendere il via della prima mass stagionale. TV2 ha incontrato il biatleta a pochi giorni di distanza dall’accaduto, che inevitabilmente ha scosso il nativo di Bærum. 
"Sto bene – dice al quotidiano norvegese – Per quanto possa essere tutto ok dopo quello che è successo. Sono tornato a casa, ho passato del tempo con la mia famiglia e la mia ragazza e ho cercato di rilassarmi un po’. Devo sopportare le conseguenze di quello che è successo, stare a casa di sicuro aiuta", dice il 26enne a TV2.
"Ho dormito piuttosto male la prima notte, ma il secondo giorno ero piuttosto stanco, quindi sono riuscito a dormire", dice il vice campione della Sfera di Cristallo nel 2021-22. La stella norvegese del biathlon, adesso per forza di cose vuole guardare avanti. "Non posso fare altro adesso, a parte restare fermo, rispondere alle domande e accettarne le conseguenze. Cerco di non pensarci troppo: la mia testa è già rivolta alla prossima tappa di Coppa del Mondo e alla sua preparazione", dice Lægreid.
Quando Lægreid ha incontrato TV2, ha appena avuto un incontro con l’organismo indipendente per l’integrità dell’IBU (BIU). "Hanno avviato un’indagine. Ho avuto un incontro con due ex investigatori dell’Organismo. È stato simile all’incontro che ho avuto con la Polizia svizzera", dice il vincitore dell’oro mondiale nella 20 chilometri, e continua: "Ho ripercorso il corso degli eventi e ho cercato di dare loro tutte le informazioni in modo corretto, vedremo quali saranno le conseguenze".
La star del biathlon spiega che la BIU valuterà quali possibili punizioni lui o la squadra potrebbero ricevere, e anche se sia necessario apportare un cambiamento di routine al maneggio delle armi da parte degli atleti. "È difficile dirlo, ma ho solo cercato di fornire correttamente tutte le informazioni possibili, quindi vedremo cosa concluderanno", aggiunge.
A Lægreid viene chiesto cosa pensa si possa trarre d’insegnamento, piuttosto che addirittura, imparare, dall’incidente. "Guardando l’accaduto da lontano posso dire che: se la conseguenza è che mi perdo una gara di biathlon, ma il vantaggio è che tutti si ricorderanno dell’importanza della sicurezza con le armi, e magari si eviteranno tanti infortuni, allora quello che è successo sarà davvero una cosa felice", crede. Lo vedremo a Oberhof? Solo il tempo ci fornirà una risposta. La sensazione è che passeranno mesi prima che il dado venga tratto, e nel frattempo il fuoriclasse possa continuare a gareggiare.

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