La staffetta femminile è l’ultima gara della seconda tappa di Coppa del Mondo. La località tirolese, Hochfilzen, ha saputo come spesso accade farsi trovare pronta ad ospitare il massimo circuito del biathlon, regalando competizioni emozionanti e mai banali. La giornata odierna è stata caratterizzata dal continuo cambio di luminosità in zona poligono per via del meteo variabile, il che porta difficoltà a ritrovare le condizioni di azzeramento. Le assenze numerose in campo femminile fanno sì che le varie nazioni abbiamo composizioni nelle staffette diverse rispetto alla prova di Östersund.
Il quartetto norvegese composto da Juni Arnekleiv, Marit Ishol Skogan, Karoline Offigstad Knotten e Ingrid Landmark Tandrevold ha vinto davanti alla staffetta svedese rappresentata da Anna Magnusson, Mona Brorsson, Hanna Oeberg e Elvira Oeberg. Al terzo posto si attesta la Francia con Gilonne Guigonnat, Lou Jeanmonnot, Justine Braisaz-Bouchet e Julia Simon. La prestazione delle italiane è stata suntuosa per tre quarti di gare, ha colto un 4° posto, che fa ben sperare in ottica delle prossime staffette di Coppa del Mondo.
Il primo giro e la prima sessione di tiro non ha creato nessun divario tra le atlete. La Norvegia con Juni Arnekleiv, sfruttando un piccolo vantaggio dato dalla velocità nel rialzarsi dalla piazzola, ha alzato il ritmo nella parte sciata portandosi dietro la giovane Selina Grotian (classe 2004). Samuela Comola è stata autrice di un grande secondo giro: non solo ha recuperato sulla testa in termini cronometrici, ma ha trovato uno zero in piedi che le ha permesso di uscire quarta dalla seconda sessione di tiro. La Svezia, con un buon giro finale di Magnusson, ha cambiato davanti a tutte con Germania e Norvegia a tallonare la testa. Comola ha passato il testimone a Vittozzi con un ritardo dalla vetta di +8.5, una prova più che sufficiente per la valdostana.
Nei primi metri della seconda frazione Lisa Vittozzi ha ricucito il gap sul terzetto, che si era formato in concomitanza della fine del segmento di gara precedente. Un maestoso poligono a terra da parte di Vittozzi ha fatto la differenza, guadagnando prezioso tempo sulle dirette rivali per la conquista di un piazzamento di pregio. L’esordio stagionale in staffetta per la sappadina è stato convincente, e con la seconda sessione di tiro in piedi ha portato le avversarie a più di trenta secondi. Male l’ex leader della generale Lou Jeanmonnot che è incappata in un giro di penalità. A metà gara l’Italia ha chiuso in testa con un vantaggio di +29.9 sulla Norvegia. Prestazione degna di nota per la padrona di casa Anna Gandler, in crescita sotti tutti i punti di vista e potrà cogliere soddisfazioni importanti con il proseguo dell’inverno.
Nel primo giro Beatrice Trabucchi, esordiente nel format delle staffette di Coppa del Mondo, ha cercato di difendersi dal ritorno prepotente delle quotate Karoline Offigstad Knotten e Hanna Oeberg. Il passo sugli sci dell’italiana le ha permesso di impostare il poligono con intelligenza e di trovare lo zero. Knotten, che ha svoltato quest’anno sugli sci cambiando faccia e zona di classifica occupata, ha ripreso l’azzurra poco prima del poligono in piedi. Una favolosa Beatrice Trabucchi chiude con tre zero la tappa in terra austriaca. In casa Germania Marion Wiesenarten (sostituta di Sophia Schneider) ha gestito bene l’impegno affidatole dallo staff tecnico meno di 24h fa, rimanendo in quota per le posizione da podio. In chiusura di terza frazione la Norvegia davanti a tutti precede la Svezia e terza l’Italia a soli +34.1 secondi. Justine Braisaz-Bouchet ha fatto segnare il miglior tempo di frazione e mostrato la sua condizione spaziale sugli sci stretti grazie alla quale ha riportato la Francia in zona podio.
L’ultima frazione presenta il piatto forte Norvegia contro Svezia con le rispettive atlete: Ingrid Landmark Tandrevold e Elvira Oeberg. Il poligono a terra ha detto male alle speranze italiane, Julia Simon ha sorpassato Rebecca Passler che ha usufruito di due ricariche. Tandrevold ha chiuso la partita per la vittoria già nel corso del secondo giro e definitivamente messo il punto con il poligono in piedi. Passler in piedi ha portato a scuola tutte dando più di 20 secondi alla tedesca (solo contando lo shooting time), garantendo alla squadra italiana il quarto posto.
Le nazioni iscritte erano sedici, ma la nazionale statunitense non ha preso il via; per la squadra americana, contando anche il settore maschile, è una giornata da dimenticare a differenza di molti altri sport invernali. Non hanno chiuso la prova perché doppiate le seguenti nazioni: Kazakhstan, Slovacchia, Romania e Finlandia.
La Coppa del Mondo femminile tornerà in pista giovedì con una sprint nella località elvetica di Lenzerheide.
News in aggiornamento
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° NORVEGIA (0+6) 1:07:39.0
2° SVEZIA (0+10) +31.6
3° FRANCIA (1+8) +1:01.5
4° ITALIA (0+5) +1:14.7
5° GERMANIA (0+7) +1:22.9
6° AUSTRIA (0+10) +2:20.1
7° SVIZZERA (0+10) +2:31.3
8° CECHIA (2+12) +2:40.8
9° SLOVENIA (1+14) +2:53.0
10° UCRAINA (0+10) +3:06.4
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2° SVEZIA (0+10) +31.6
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4° ITALIA (0+5) +1:14.7
5° GERMANIA (0+7) +1:22.9
6° AUSTRIA (0+10) +2:20.1
7° SVIZZERA (0+10) +2:31.3
8° CECHIA (2+12) +2:40.8
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10° UCRAINA (0+10) +3:06.4
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