Dal mese di luglio Tiril Eckhoff è entrata a far parte della squadra giornalistica di TV2, emittente norvegese che comprende anche Ole Einar Bjørndalen e Petter Northug. Si tratta di una collaborazione che durerà per tutta la stagione invernale. La vincitrice della Sfera di Cristallo, nonché avversaria di Dorothea Wierer si è ritirata dall’attività di biatleta questa primavera. Ultimamente però, la norvegese è stata subissata da critiche riguardo la sua relazione stretta con Ingrid Landmark Tandrevold. Eckhoff sarà uno dei testimoni di nozze dell’amica, e ciò ha provocato reazioni pesanti tra i colleghi, nonostante Tiril stessa ha detto a più riprese che giudicherà l’operato dell’amica in modo più imparziale possibile.
Il giornalista norvegese di ‘carta stampata’ Gunnar Bodahl–Johansen crede che la relazione tra Eckhoff e Tandrevold sia troppo stretta ed è critico nei confronti di TV 2 che sceglie di usare l’ex fuoriclasse del biathlon come esperta. "Credo che tutto ciò non sia privo di problemi. Se dite che questo non è problematico, penso che non prendete sul serio ciò che è il giornalismo", dice a Nettavisen, sottolineando che si riferisce al giornalismo in senso lato. Bodahl-Johansen afferma che spesso si sostiene che non siano necessarie regole rigide per il giornalismo sportivo, tuttavia, egli è fortemente in disaccordo con quello che qualcuno ritiene. "Penso che questo stia minando l’importanza dei commentatori esperti. Poiché sono esperti, molto spesso stabiliranno lo standard per capire se gli atleti hanno fatto bene o male. Se hai un rapporto di amicizia molto stretto con un professionista, non hai la necessaria distanza critica che deve avere una redazione per praticare il giornalismo nel miglior modo possibile. Penso che questa sia una lezione che abbiamo imparato in molti, molti anni", afferma Bodahl-Johansen.
L’esperto della carta stampata sottolinea che c’è differenza tra l’assunzione di un commentatore esperto una tantum e l’assunzione di dipendenti fissi nello studio che rappresentano il canale o la redazione. "Quando stipuli accordi a tempo indeterminato in cui devi partecipare allo stesso livello dei dipendenti a tempo indeterminato. Penso – continua senza esclusione di colpi – che devi stabilire un requisito secondo cui non puoi avere dipendenti che hanno amici intimi di cui riferire", dice.
