Svolta nel "caso Frode Pedersen", che ha preso una posizione forte nei confronti della Federazione norvegese di Sci in un’intervista a VG di fine estate. Ha avanzato accuse di bullismo, insulti omofobi, sci volutamente manomessi e non solo. "La conclusione è che non si è verificato alcun reato, ma che singoli incidenti violano le regole etiche della Federazione di sci", scrive la Federazione di sci sul proprio sito web. Nel caso la Federazione si è avvalsa di avvocati, a proposito dei quali Ragnar Bronken ritiene che sia chiaro che i singoli incidenti "possono essere considerati un comportamento improprio" secondo le "linee guida etiche" della Federazione di Sci. "L’accoglienza degli informatori ha utilizzato notevoli risorse per ricostruire i fatti attraverso conversazioni con gli informatori e altre persone rilevanti all’interno dell’organizzazione, oltre a ottenere la documentazione pertinente", afferma il segretario generale Arne Baumann.
Dal rapporto emerge chiaramente che non è stato commesso alcun reato né che gli informatori hanno subito ritorsioni. "La nostra opinione, sulla base dei fatti presentati, è che l’ambiente di lavoro ha molti aspetti positivi che vengono valorizzati all’interno del team, ma che ci sono anche delle sfide. Tuttavia, oggi questa non sembra essere una sfida così grande e nemmeno una parte dominante dell’ambiente di lavoro", afferma l’avvocato federale. Pedersen, ex fondista della nazionale per nove anni, tra le altre cose ha ottenuto un grande successo come skiman di Johannes Høsflot Klæbo dal 2017 al 2023. Ad egli non è stato permesso di continuare nella Federazione di sci fino alla nuova stagione. Dopo ciò, anche Klæbo ha detto no ad un posto in Nazionale e ha addotto come motivo il trattamento del materiale umano. Klæbo ha addirittura offerto alla Federazione di sci di pagare mezzo milione di corone in modo che Pedersen potesse continuare come suo skiman.
La Federazione di Sci ritiene che l’ambiente di lavoro presenti numerosi aspetti positivi, ma anche molte sfide dovute all’elevata pressione lavorativa. Mercoledì lo Ski Board è stato informato del caso di notifica e la Federazione considera il caso chiuso. Il segretario generale Arne Baumann ritiene che ci sia molto da imparare da questo caso. "Che tu sia un artista, lavori nell’apparato di supporto, sia un rappresentante sindacale o un lavoratore dipendente, dovresti sperimentare un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo, privo di comportamenti inappropriati. Anche se oggi la stragrande maggioranza dei membri della Federazione norvegese lo sperimenta, questo caso dimostra che abbiamo ancora molto lavoro da fare in questo settore", afferma Arne Baumann.
Norvegia – Una ‘sviolinata federale’ mette fine al caso Pedersen, ex skiman di Klæbo: “Non si è verificato alcun reato. Singoli incidenti? Comportamento improprio”
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