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Biathlon – Lisa Vittozzi a Fondo Italia: “È un inizio bellissimo, oggi il mio 43 e mezzo di piede è servito a qualcosa”

ÖSTERSUND – L’IBU aveva previsto tutto, preparandole erroneamente il pettorale giallo di leader della Coppa del Mondo, in occasione della gara odierna, anziché il rosso che le spettava per la vittoria della coppa di specialità individuale. Lisa Vittozzi era una delle atlete più attese alla vigilia della prima individuale della stagione e ha rispettato le aspettative imponendosi con un finale mozzafiato, che l’ha vista vincere di appena un decimo su Preuss (per l’articolo sulla gara clicca qui).
"Saltavo come un canguro" ci dice la sappadina descrivendo l’attimo in cui Preuss ha tagliato il traguardo sancendo il suo successo. In quel momento, la ventottenne del CS Carabinieri era già in mixed zone, passando da una postazione tv all’altra rispondendo a tantissime domande dei media presenti. «Devo ammette che il finale non l’ho vissuto benissimoracconta a Fondo Italia mentre continua a sorridere per la felicità di questo primo successo stagionale – ho visto che Preuss aveva 11" di vantaggio nei miei confronti all’uscita del poligono, ma sapevo anche di essere stata una delle più veloci nell’ultimo giro, quindi quel vantaggio in tre chilometri avrebbe potuto perderlo. Ci speravo, basandosi sul fatto di aver fatto un buon finale, ma quando ho visto che aveva ancora 2" di vantaggio all’ultimo intermedio, mi sono detta che avevo perso. Sono però contenta perché ho finito forte e forse il mio quarantatre e mezzo di piede ha aiutato nella spaccata finale (ride, ndr)».
L’azzurra è giustamente felicissima di aver iniziato subito con un successo: «È bellissimo iniziare con una vittoria. Sentivo di poter fare bene, oggi sono partita per vincere, ma sapevo anche che ci sono tante avversarie forti. Ho fatto del mio meglio e sono molto soddisfatta. Partire così dà una grande fiducia. Non ho intenzione di adagiarmi, voglio allenarmi e migliorami per fare una stagione con i fiocchi».
Tanti gli errori che si sono visti oggi al tiro, soprattutto dalle big del circuito, nonostante non ci fosse un vento particolarmente fastidioso. Vittozzi spiega che alla prima uscita stagionale, può succedere che tante atlete siano arrivate con molte aspettative, che hanno influenzato così la performance: «Le condizioni erano buone, c’era solo un leggero vento che comunque non dava troppo fastidio. Sulla performance però incide molto anche il lato mentale, le aspettative con cui si affronta la gara, perché puoi essere nervosa. La prestazione al tiro viene condizionata da tanti fattori, come io so benissimo. Magari, semplicemente, più di un’atleta non era in giornata, forse per le tante aspettative della prima uscita stagionale».
Vittozzi è quindi tornata sul simpatico episodio pre gara, quando le era stato consegnato il pettorale giallo che doveva invece essere indossato da Simon. La sappadina ha però svelato di non essere scaramantica: «Non sono scaramantica, però oggi il fatto che mi avessero fatto il pettorale giallo ha significato qualcosa. Sono stati gli altri a farmi però notare che ha portato fortuna. Stamattina sinceramente non ho pensato a nulla, mi chiedevo soltanto come mai avessero sbagliato. Simon mi aveva scritto avvertendomi dello scambio di pettorali. Dopo la gara mi ha fatto i complimenti per la vittoria ed è stata felice per me».
Nella sprint di venerdì, però, quel pettorale giallo sarà veramente suo: «Si, adesso lo indosso per davvero, ma non è la prima volta. Però vuol dire tutto e niente, perché la stagione ha ancora tantissime gare. Mi godrò il momento e vedremo. Comunque per la prima volta non ho vinto in terra tedesca, anche se devo dire che qui in Svezia ho sempre ottenuto ottimi risultati, vincendo due coppe di specialità e l’argento mondiale». 

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