Martin Loewstroem Nyenget porta a casa la 10 chilometri di Ruka, in maniera sorprendente, davanti a Livo Niskanen. Il padrone di casa era considerato il grande favorito per la vittoria nella seconda gara di Coppa del Mondo, e si pensava che fosse più che un occasione per "spezzare" o quantomeno limitare l’egemonia norvegese. Johannes Hoesflot Klæbo non è al meglio della condizione, il fuoriclasse è reduce dal Covid e oggi ha comunque limitato i danni con un 14esimo posto appena davanti a uno splendido Chicco Pellegrino. Viene da chiedersi dove possa arrivare un azzurro in questa condizione durante tutto l’arco della stagione. Per come è strutturata la Coppa del Mondo 2023-24, così come lo era nella passata edizione, un atleta con le caratteristiche di Chicco può sognare in grande.
"Chiaramente non sono al top, ma sono comunque soddisfatto della prova odierna" ha detto il campione in carica della Sfera di Cristallo. Ciò che preoccupa però, è il fatto che oggi era più probabile una vittoria di un atleta non-norvegese, Livo Niskanen, che seppur di soli 2"9 non è arrivata. Nel calendario di Coppa del Mondo, infatti, non sono presenti molte occasioni per il "Resto del Mondo" di provare a vincere. Con ben 13 sprint, in campo maschile si potrebbero limitare le chance di vittoria "non-norvegese" in 3 appuntamenti. Uno dei quali, la 10 chilometri di oggi, è stato bucato. Resterebbero dunque altre due prove in classico con partenza a intervalli, a nostro avviso le uniche gare con un format in cui gli altri (nella persona di Livo Niskanen) possono imporsi sconfiggendo l’infinita "armata norge". Una delle quali sarà ancora in Finlandia, a Lahti, quando si disputerà una 20 chilometri ghiotta per il finlandese, oltre alla 10 di Trondheim prima di natale, che altresì l’oro mondiale del 2017 nel format (erano 15 chilometri però) segnerà con una "X" sul calendario.
Per il resto, difficile individuare altri nomi pericolosi per "Team Norge". Un’altro che ci proverà già dalla prossima tappa, ce lo abbiamo in casa ed è Federico Pellegrino. Se Klæbo non si riprendesse al 100%, le sprint a skating diventerebbe un’occasione ghiottissima per il poliziotto. Purtroppo però, non ci saranno gare veloci in tecnica libera prima del 15 dicembre a Trondheim, città natale del campione in carica della Sfera di Cristallo. Difficilmente in quell’occasione Klæbo concederà qualcosa, considerando anche il fatto che avrà 3 settimane per ritrovare la "condizione". Per il resto, viene difficile capire chi possa battere lui e la Norvegia in gare "brevi" con partenza in linea, di cui il calendario è pieno. Chiaramente, nella giornata di domani, la 20 chilometri a skating è il format "distance" maggiormente cucito addosso al nativo di Trondheim, non essendo al meglio però la competizione potrebbe essere comunque aperta a sorprese. Vedremo chi sarà in grado di provarci, magari William Poromaa, bronzo nella 50 dei Mondiali a TL. la sensazione è che Krueger, Golberg Amundsen e anche il giovane Andersen che domani sarà al via oltre ovviamente a Klæbo possano avere qualcosa in più.
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