Il divieto all’uso di prodotti fluorati è stato introdotto nel 2020, ma poi la sua applicazione è stata rinviata di anno in anno perché, fino ad oggi, sarebbe stato difficile rispettarlo e soprattutto, avere dei test di rilevazione attendibili. Da questa stagione però il divieto è entrato in vigore e due settimane fa la norvegese Ragnhild Mowinckel è stata la prima atleta ad essere squalificata per avere trovato tracce fluoro sotto i suoi sci, proprio nella gara inaugurale della Coppa del Mondo di Sci Alpino a Sölden.
In vista dell’apertura stagionale del biathlon norvegese, ma soprattutto della Coppa del Mondo a fine novembre, la nazionale di biathlon si sta attivando per evitare gli stessi errori commessi nello sci alpino.
«Abbiamo visto cosa è successo a Mowinckel e abbiamo reagito di conseguenza. Faremo molta attenzione nel controllare tutto ciò che esce dal truck» afferma il responsabile del service Tobias Dahl Fenre a TV2.
Per questo motivo, la loro macchina per testare la presenza del fluoro sugli sci è già in attività da inizio autunno.
«La usiamo ogni giorno, con diverse centinaia di misurazioni. Tutti gli sci che escono vengono misurati prima di uscire sulla neve, in modo da essere sicuri che quello che stiamo facendo sia pulito» Il capo degli ski men non nasconde che la squalifica di Mowinckel è stata un campanello d’allarme. «Temiamo ovviamente che possa accadere anche nel biathlon. Nella situazione in cui ci troviamo adesso, nessuno è al sicuro. Facciamo quello che possiamo, ma non possiamo garantire nulla»
Anche Karoline Knotten condivide la stessa preoccupazione, soprattutto per cose che sono al di fuori del controllo della loro “bolla”.
«So che potrebbe succedere, ma ho fiducia negli ski men. Hanno gli sci e hanno il tester. Ciò di cui abbiamo discusso è se sia possibile contaminarsi in pista. Se ti trovi in pista e qualcuno ha del fluoro davanti a te, rischi di essere squalificato. Ma non voglio speculare su cose del genere, si spera solo che tutti abbiano le idee chiare e che vada bene.»
A differenza di quanto accade in altri Paesi europei, come in Finlandia ma anche qui in Italia, il divieto del fluoro si applica a tutte le gare di sci in Norvegia, dalla Coppa del Mondo alle gare locali.
A livello di squadra nazionale, il camion e le attrezzature per la sciolinatura sono stati puliti, lavati e ripuliti per far sì che non sia più possibile trovare tracce di fluoro negli sci degli atleti quest’inverno. Naturalmente anche gli sci più utilizzati la scorsa stagione sono state puliti attentamente, per eliminare ogni traccia e, laddove necessario, sostituiti con nuove paia.
Tuttavia non vi è alcuna garanzia che tutti i residui di fluoro siano scomparsi.
«No, non posso garantirlo. Il problema è che possiamo trovare il fluoro proveniente da molte fonti diverse, quindi lavoriamo attivamente con il dispositivo di misurazione e ci controlliamo costantemente» ha affermato Fenre.
Biathlon – Divieto fluoro: come gli svedesi, anche Knotten teme per quello che potrebbe succedere in pista
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