Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell’International Biathlon Club League, la lega di club di biathlon fondata in Russia nel tentativo di poter avere competizioni di più alto livello e confronti internazionali a seguito dell’espulsione delle federazioni russa e bielorussa a margine dell’invasione russa in Ucraina.
Con questa iniziativa c’è la volontà non solo di rendere più vivo il biathlon russo in un momento in cui è facile, per gli atleti di punta, perdere motivazione non confrontandosi con atleti del loro livello, ma anche aiutarli economicamente, avendo perso i premi messi in palio dall’IBU e molte sponsorizzazioni vista la mancanza di appeal internazionale.
Tuttavia è di oggi la notizia che i club cinesi avrebbero rinunciato a partecipare all’evento inaugurale, che si terrà a Khanty-Mansiysk nel weekend del 18-19 novembre. La ragione? Secondo Alexei Nuzhdov, membro del consiglio della lega e capo della Federazione di biathlon della regione di Mosca, ci sarebbero stare pressioni da parte dell’IBU.
«Ho parlato con l’allenatore del club cinese Andrey Prokunin in mattinata. Posso dire ufficialmente che gli atleti cinesi non parteciperanno. Non si tratta di mancanza di volontà né di impedimenti. Hanno ricevuto una cortese e insistente richiesta da parte dell’Unione Internazionale di Biathlon di non partecipare.» ha dichiarato all’agenzia di stampa russa TASS «Ci fa molto piacere che l’IBU segua molto da vicino le nostre attività e le pubblicazioni della stampa russa. Non solo monitora da vicino, ma invia anche lettere alle federazioni nazionali e scrive che ci saranno sanzioni. Max (Cobb, Segretario Generale dell’IBU, ndr) ha scritto queste lettere. Per noi, è stato divertente che siano venuti in Russia e Bielorussia: “anche se siete sospesi, non dovreste fare nulla, questo è il punto”»
Nuzhdov afferma che le eventuali sanzioni che l’IBU è pronta ad emanare non sarebbero legittime, in quanto la lega per club da loro creata non rientra nella giurisdizione dell’IBU.
Sull’argomento è intervenuto anche il due volte campione olimpico e capo della Federazione di biathlon di San Pietroburgo, Dmitry Vasiliev, non risparmiando toni molto duri nei confronti dell’IBU: «L’esclusione dalle attività internazionali è illegale. Verrà il momento in cui si valuterà quanto fatto dalla federazione internazionale. E hanno fatto un sacco di cose illegali. Di cosa ha bisogno un atleta? Allenarsi ed esibirsi ed esibirsi ai massimi livelli. Gli atleti senza pratica internazionale perdono la motivazione. Cosa bisogna fare affinché gli atleti esperti trasmettano la loro esperienza ai giovani? Dopotutto, quando arriva il momento di tornare, e arriverà prima o poi, i nostri atleti devono essere allo stesso livello.»
E poi ha aggiunto: «I nostri nemici busseranno alla nostra porta, ricordatevi la mia parola, tutti vorranno partecipare al nostro progetto»
Biathlon – La Cina si ritira dall’International Biathlon Club League, la Russia accusa l’IBU di pressioni.
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