Anaïs Bescond, chiusa la sua carriera di biathleta, ha continuato a ruotare nell’orbita del biathlon diventato, nell’estate 2022, responsabile del tiro per la squadra francese di sci nordico paralimpico. Questo weekend si è concessa qualche ora al di fuori della disciplina, prima di recarsi ad inizio settimana a Bessans, dove l’attende un corso di dieci giorni sulla neve con la squadra francese di para-biathlon.
Per l’esattezza, Bescond è andata nel sud della Francia, a Montpellier, dove sono in corso i Campionati Europei di Judo e dove ha preso parte al settimo Fine Settimana Blu del Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese, un evento nato lo scorso anno per permettere agli atleti olimpici di condividere per qualche giorno la loro esperienza nel corso di eventi internazionali organizzati in Francia mentre fanno il tifo per i loro connazionali impegnati nelle competizioni. Uno di questi “weekend blu”, ad esempio, si è svolto lo scorso anno durante la Coppa del Mondo a Grand-Bornand.
«I fine settimana blu esistono da molto tempo e, amando condividere con atleti di altre discipline che possiamo incontrare molto raramente, ho sempre desiderato farne uno» ha spiegato l’ex biatleta a Nordic Magazine «Purtroppo quando ero atleta non avevo mai tempo e da quando ho smesso, sono sempre occupata! Alla fine, per una volta, è capitato in un fine settimana in cui ero disponibile quindi ho partecipato con piacere.»
Un evento che ha preso il via nel venerdì con una serata di coesione in cui i vari atleti presenti hanno potuto dedicarsi a diverse attività come il simulatore di sci, l’arrampicata interattiva, il baseball, il bubble football e il muro interattivo. «Sabato mattina c’è stato un momento di confronto e brainstorming poi, nel pomeriggio, siamo andati a sostenere i judoki in Arena! È stato bello ed è un gran bel contesto. È stato davvero bello, ci sono stati alcuni grandi combattimenti ad altissimo livello. È ancora più impressionante che in TV»
Anaïs Bescond e suoi colleghi però, prima di salire sugli spalti, hanno anche potuto prendere parte ad un’introduzione al judo. Un momento che la medaglia d’oro della staffetta olimpica di Pyeongchang 2018 temeva: «Non lo avevo mai praticato, è stata davvero una scoperta. Ero un po’ preoccupata perché le cadute sono impressionanti. Ricordo che, quando lottavamo alle medie, avevo sempre paura di ferire l’altra persona. Con il tempo ho iniziato anche ad aver paura di farmi male. Ma è stato davvero bello, mi è piaciuto.»
Biathlon – Anaïs Bescond, judoka per un weekend
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