Era da qualche anno che le federazioni internazionali di sci e biathlon stavano lavorando a bandire il fluoro dai prodotti per la preparazione degli sci, tuttavia il divieto è stato rinviato a lungo perché rimanevano punti interrogativi importanti sulla strumentazione che deve controllare i materiali. In vista di questa stagione finalmente è arrivato il semaforo verde per la nuova regolamentazione, che si applica, oltre che alle discipline nordiche e al biathlon, anche al mondo alpino. Nella tappa iniziale di Coppa del Mondo, ha fatto scalpore la squalifica della sciatrice norvegese Mowinckel i cui sci, nel corso dei test, hanno rilevato presenza di fluoro.
Il fluor ban è sicuramente un cambiamento epocale per gli sport della neve, che cambia tutta la routine pre-gara, in quanto gli ski men, come ha raccontato il preparatore azzurro Simone Biondini a Fondo Italia, non potranno più fare affidamento sugli innumerevoli dati raccolti nelle stagioni passate sulle varie piste, che il feeling sotto gli sci.
«Quando fa freddo, non ci sarà molta differenza, ma quando fa caldo e si scia in punti caldi, probabilmente si verrà risucchiati. Saranno gli sci a morire, come si suol dire» dice la fondista svedese Moa Lundgren, interpellata sull’argomento da SVt Sport.
Dello stesso avviso anche la compagna di squadra Jonna Sundling, che guarda positivamente al cambiamento, parlando di un passo in avanti per la salute e il rispetto dell’ambiente, ma non nasconde la sua preoccupazione per i nuovi regolamenti e le stringenti sanzioni che li accompagnano perché, come sempre, un’innovazione di tale portata porta con sé anche dei rischi.
«In alcune curve in discesa ci sarà una differenza di diversi metri. Richiederà più energia e si andrà più lenti in alcune gare. Ma sarà uguale per tutti. Vedremo come funziona l’attrezzatura di testaggio. Poi ci sono anche altre cose a cui pensare. Cosa succede se non è stato fatto nulla con gli sci ma c’è del fluoro? Potresti essere stato coinvolto in qualcosa. Non so quanto sia sensibile. Penso che sia un po’ spaventoso. Spero di avere un po’ più di chiarezza a riguardo.»
Anche il tecnico della nazionale Anders Byström è consapevole dell’incertezza.
«Ci sarà incertezza giuridica, cioè: ci si può fidare che tutti facciano quello che dovrebbero? Si tratta di etica e morale e penso che tutte le nazioni la pensino allo stesso modo. Spero che non ci siano zone grigie ma che ci si possa davvero fidare l’uno dell’altro.»
Sottolinea inoltre che è necessario continuare a sviluppare la strumentazione per il controllo.
«Ci saranno sfumature discutibili, è privo di fluoro o no? Lo strumento è molto preciso e in questo momento è sulla buona strada per diventare abbastanza buono.»
Sci di fondo – Anche in Svezia c’è preoccupazione per il divieto del fluoro. Moa Lundgren: “Saranno gli sci a morire”
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