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Salto con gli sci – Dopo due anni, Jenny Rautionaho può iniziare la stagione di Coppa del Mondo senza pensieri

Jenny Rautionaho è nata e cresciuta a Rovaniemi, proprio accanto alla stazione sciistica di Ounasvaara. Il salto con gli sci ha fatto parte della sua vita fin da bambina: suo padre, Esko Rautionaho è un ex saltatore e sua, mentre sua madre, Minna Rautionaho, gestiva la scuola di salto a Ounasvaara.
«Dovevo stare da qualche parte, quando non potevano lasciare una bambina così piccola a casa da sola. Mia madre mi ha portata con sé e tutto è iniziato quando avevo 4 anni» racconta ad Yle News.
Ora, all’età di 27 anni, ha lasciato il nord del Paese e si è trasferita a Lahti. Diversi i motivi che l’hanno spinta a fare questo passo: allenarsi era, per esempio, diventata una faccenda solitaria, senza compagni di allenamento significativi. In realtà, nonostante questo “taglio del cordone ombelicale” con la capitale lappone, sono molte le cose che hanno reso la decisione difficile.
A Rovaniemi infatti le sono rimaste molte persone care: forse non suo padre, con cui Jenny non ha molti rapporti dopo il divorzio dei suoi genitori, avvenuto quando erano molto piccoli; piuttosto suo nonno, pappa, come lo chiama affettuosamente, suo fratello e naturalmente la madre Minna che l’ha cresciuta. Quando si parla di loro, Rautionaho si commuove.
«Non sono stati due anni facili» ammette.
Nel novembre 2021 Minna Rautionaho, infatti, è stata condannata a due anni e quattro mesi di carcere per appropriazione indebita aggravata e falso. La Corte d’Appello ha poi ridotto la pena in due anni esatti di reclusione. Rautionaho non vuole parlarne: per lei rimane per sempre sua madre, non una criminale. Tanto più che la colpa è ormai quasi scontata, e il mese prossimo la donna tornerà in libertà.
Nonostante la pena detentiva, il legame tra madre e figlia non si è spezzato: sfruttando i permessi madre e figlia si sono potute incontrare e naturalmente la donna ha seguito le gare di Jenny dalla tv. Questo però non significa che la pena detentiva non ha avuto le sue conseguenze su Rautionaho, che ora potrà finalmente tornare a prepararsi alla nuova stagione solo concentrandosi sullo sport.
«Ora è più facile iniziare la stagione, quando non devi più pensarci. Ha avuto il suo peso su di me»
L’antipatia di Rautionaho verso Lahti non aveva in realtà ragioni razionali, tanto meno emotive. Rautionaho ha sofferto di tre brutti infortuni al ginocchio nella sua carriera, uno dei quali avvenuto a Lahti nel 2014.
«Abbiamo avuto dei campi qui e per molti anni ho annunciato che non sarei venuto. Lahti non mi piace»
Ad aiutarla ad ambientarsi sicuramente anche la presenza del suo ragazzo, il saltatore Arttu Pohjola, e i due si allenano insieme nello stesso gruppo allenato da Ossi-Pekka Valla.
«Ho imparato che Lahti è molto più che salti tra colline» dice sorridendo, ma ci tiene a specificare che il cuore batte ancora al nord «ma i membri della Nazionale si allenano qui e voglio dimostrare che salto meglio di loro»
Il cambio di scenario è stato chiaramente positivo per Rautionaho: a Yle afferma che non gli manca nulla di Rovaniemi, tranne forse gli inverni freddi e nevosi; di Lahti invece apprezza le condizioni di allenamento e lo spirito che si è creato tra i compagni di squadra. L’obiettivo per la stagione è di raggiungere le prime 15 posizioni in Coppa del Mondo. La scorsa stagione ha concluso la stagione al 27esimo in Coppa del Mondo, soprattutto a causa di una brutta caduta prima della stagione che l’ha costretta a saltare le gare, perdendo così punti preziosi. Le buone prestagioni estive fanno pensare che l’obiettivo può essere raggiungibile. Un sogno? L’oro olimpico, magari già alle prossime Olimpiadi del 2026.

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