Nella staffetta mista di Pokljuka dell’ultima Coppa del Mondo, fece notizia non tanto il risultato sportivo quanto l’azione del belga Thierry Langer, che al poligono in piedi girò la carabina verso la sua bocca. Un fermoimmagine che ha fatto il giro del mondo e che va contestualizzato: l’azione fu svolta in totale sicurezza, perché dall’arma era stato rimosso correttamente il caricatore; il belga voleva semplicemente liberare il mirino, che era pieno di neve in seguito a una caduta.
Le immagini, però, fanno più clamore delle spiegazioni, e soprattutto per i meno esperti il messaggio passato fu quello di un rischio per l’atleta nel caso fosse partito un colpo. L’IBU ha dunque deciso di inasprire le regole già vigenti sul fronte-sicurezza, ribadendo che se un atleta al poligono si trova in difficoltà con la strumentazione deve alzare la mano per chiedere assistenza, pena la squalifica.
«Sono immagini difficili da accettare e che possono scioccare le persone», ha dichiarato a Nordic Magazine Christophe Vassallo, membro del comitato tecnico dell’organizzazione. «Le regole sulla sicurezza del tiro sono numerose, chiare e, per la maggior parte, portano alla squalifica se non vengono rispettate. Tuttavia, a volte ci imbattiamo in comportamenti che ci costringono a rafforzarle o a chiarirle. Ora tali gesti sono chiaramente vietati, il che dovrebbe facilitare la decisione della giuria».
Le immagini, però, fanno più clamore delle spiegazioni, e soprattutto per i meno esperti il messaggio passato fu quello di un rischio per l’atleta nel caso fosse partito un colpo. L’IBU ha dunque deciso di inasprire le regole già vigenti sul fronte-sicurezza, ribadendo che se un atleta al poligono si trova in difficoltà con la strumentazione deve alzare la mano per chiedere assistenza, pena la squalifica.
«Sono immagini difficili da accettare e che possono scioccare le persone», ha dichiarato a Nordic Magazine Christophe Vassallo, membro del comitato tecnico dell’organizzazione. «Le regole sulla sicurezza del tiro sono numerose, chiare e, per la maggior parte, portano alla squalifica se non vengono rispettate. Tuttavia, a volte ci imbattiamo in comportamenti che ci costringono a rafforzarle o a chiarirle. Ora tali gesti sono chiaramente vietati, il che dovrebbe facilitare la decisione della giuria».