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Sci di fondo

Sci di fondo – Il caldo anomalo blocca il raduno dei francesi a Ramsau: Jouve preoccupato, ma sono tutti sulla stessa barca.

A causa del caldo anomalo che in queste settimane imperversa ancora sull’Europa con temperature ben al di sopra delle medie stagionali, la nazionale francese è stata costretta a rinunciare al raduno previsto per questa settimana a Ramsau in Austria, preferendo restare in Francia ad allenarsi a Corrençon-en-Vercors da questo giovedì 12 ottobre per nove giorni.
Il loro ritorno sulla neve si fa dunque attendere e, nella migliore delle ipotesi, avverrà a partire dal 1° novembre in un raduno previsto a Bessans (Savoia) dove con un po’ di fortuna potranno contare sullo snowfarming; poi, da metà novembre, l’ultimo raduno è previsto in Nord Europa, per la preparazione finale sulla neve in Scandinavia, prima dell’apertura della Coppa del Mondo a Ruka (Finlandia). Ski Chrono ha raccolto le opinioni dei fondisti francesi a riguardo.
"Ammetto che è doloroso non poter sciare" si è lamentato lunedì Richard Jouve in occasione della presentazione delle squadre nella sede della Federazione francese di sci “da un lato sono contento perché ci evita di dover fare un lungo viaggio per allenarci, ma dall’altro ci stiamo perdendo lo sci, chilometri che non riusciremo a recuperare! Soprattutto in classico, dove c’è tanto bisogno di lavorare per ottenere buoni risultati perché sugli skiroll non è proprio la stessa cosa.”
Un’opinione che il suo compagno di squadra Lucas Chanavat non condivide: “Personalmente non mi dispiace rimettere gli sci più tardi. Non penso di averne troppo bisogno. Andremo in Scandinavia abbastanza presto, quindi so che avremo due settimane di sci nelle gambe prima di Ruka (Finlandia) e sarà più che sufficiente.”
Dal punto di vista dell’incremento della forma fisica, il passaggio da Ramsau al Vercors non cambia nulla, spiegano i tecnici. “Richard ha ragione sulla classica, ma salteremo otto sessioni di sci che erano previste in quota, a 2600-2700 metri di quota, quindi a velocità lente. Una sciata tranquilla.” spiega l’allenatore Thibaut Chêne “Sarà l’occasione per provare questa preparazione, per uscire dallo sci su ghiacciaio che è inevitabilmente lento. A Ramsau non dormiamo in quota, quindi abbiamo un po’ meno benefici che ad esempio a Tignes. Abbiamo quindi deciso di non sciare e di continuare a praticare lo sci specifico ad alta velocità con gli skiroll.”
Quindi è il caso di dire niente panico, soprattutto perché è una situazione in cui sono tutti coinvolti e in questo momento "Per quanto riguarda il classico, Richard ha ragione, ma salteremo solo cinque o sei sessioni" mette in prospettiva Chêne “andremo a fare alcune gare FIS a Beitostølen (Norvegia), quindi non c’è davvero nulla di cui preoccuparsi.”
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