Nella primavera del 2022 Maya Cloetens è stata esclusa dalla squadra nazionale di biathlon francese. La biatleta, che ora difende i colori del Belgio ma è nativa del Delfinato, ha deciso di raccontare di questo momento molto doloroso del suo percorso sportivo, affidando a LinkedIn, social su cui è molto attiva in questo periodo, la confessione, dopo aver già parlato in precedenza del suo recente infortunio alla spalla, del suo debutto nello sport di alto livello e delle sue molte ore di allenamento.
"Quando sono stata licenziata, mi sono comportata come se tutto andasse bene" ricorda “sorridevo alla grande davanti ai miei allenatori perché stavo già pensando alle opportunità future. Soprattutto, volevo andare avanti rapidamente. Solo che un mese dopo sono esplosa. Non ho avuto il tempo di "piangere" il mio fallimento. Le emozioni sono tornate sul mio viso. Ero in dubbio. Ho messo in discussione tutte le mie scelte. Volevo smettere di fare biathlon. Ero smarrita.”
All’epoca la 21enne stava già considerando l’opzione della nazionalità sportiva belga, opzione possibile grazie al padre fiammingo. "Lo shock è stato tanto più violento perché è stato ritardato per diverse settimane, come se stesse ribollendo dentro di me fino a quando non è esploso. Non avevo scelta e mi sono presa il tempo di digerire la decisione. Guardare i miei errori, capirli e accettarli. Poi, con i miei tempi, mi sono ricostruita.”
All’inizio dell’estate scorsa è diventata ufficialmente belga e nello scorso inverno ha ottenuto quella che è finora la migliore stagione della sua carriera, con podi nella Junior Cup e un ottimo esordio in Coppa del Mondo. "Ho battuto più volte le ragazze della squadra francese. Sono mie amiche ma ero felice comunque. Ho imparato che i fallimenti sono come quando si mangia: bisogna masticare bene prima di deglutire, per digerirli meglio. Il lutto è necessario uno shock.”