Il "Devon Kershaw show", la rubrica che l’ex fondista tiene con FasterSkier ha avuto un ospite d’eccezione. Johannes Hoesflot Klæbo come tutti sapranno si trova in Utah (USA), preparandosi in solitudine per una stagione a cui non sa ancora se prenderà parte viste le note vicende. A Park city – luogo sacro per lo sci di fondo – il giornalista di FasterSkier ha potuto chiacchierare con lui per un’ora abbondante.
QUI – La prima parte su allenamento e disavventure in Usa.
QUI – La seconda parte su cosa non va (tanto) in Federazione.
QUI – La terza parte sulla stagione alle porte.
Nella giornata di ieri c’eravamo soffermati su una frase del fuoriclasse. "Posso anche prendermi il tempo di provare qualcos’altro – ha affermato riferendosi alle gare di SkiClassic. Klæbo con ogni probabilità parteciperebbe ad alcune gare su lunga distanza del circuito dove Petter Northug ormai risiede con il proprio team di atleti. Johannes non ha ancora rilasciato dichiarazioni in tal senso, ma è plausibile che nel caso non risolva con la Nazionale entro novembre potrebbe valutare di fare qualche "gara-monumento" come la Marcialonga o la Vasaloppet.
Detto questo, nessuno sa come evolverà la situazione. Nella giornata di ieri nuove voci hanno interessato i lettori circa il nome di un possibile sostituto, e che nome! Viene da chiedersi se possa essere abbastanza per riavvicinare Klæbo già in questa stagione, considerando che fino al 31 dicembre 2023 Bjervig sarà sotto contratto con la Federazione.
Giusto guardare avanti, ma guardati un’attimo dietro…
Una delle domande più interessanti che è stata fatta a Johannes Hoesflot Klæbo riguarda la cosa di cui va più fiero, tra tutti traguardi incredibili che ha potuto raggiungere. "La 50 chilometri di Oberstdorf 2021" risponde a sorpresa il 26enne. Ricordiamo che in quell’edizione dei Campionati mondiali si gareggiò senza pubblico e, nel giorno della 50, un duello era ormai annunciato: Bolshunov-Klæbo.
Prima che i russi furono esclusi, il norvegese aveva una decina di avversari in più nelle gare distance, e alcuni anche nelle gare sprint, dove però nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi con costanza. Nella gara più lunga dello sci di fondo, in un tempio come Oberstdorf i due si sono dati battaglia fino all’ultimo metro, con il norvegese che finì per essere squalificato a seguito del contatto tra i due. La medaglia d’oro andò quindi al festeggiante Emil Iversen, con Bolshunov argento e Krüger bronzo.
"Oberstdorf 2021 è sicuramente la cosa di cui vado più fiero. Sono stato squalificato negli ultimi 20 metri, qualcosa di inaccettabile. Eppure non ho fatto causa alla Fis, poiché non volevo essere ricordato come l’atleta che ha vinto un oro nella 50 facendo causa alla Federazione, anche se l’anno dopo hanno cambiato la regola. La maggior parte degli atleti ha spinto per far sì che ciò accadesse". Klæbo ha poi aggiunto: "Mi sarebbe piaciuto avere quell’oro al collo, mi manca una vittoria distance nei grandi appuntamenti e la gente spesso lo rimarca. Io però so benissimo quanto ci sono andato vicino quel giorno" conclude.
Fondo – Klæbo: “La 50 chilometri di Oberstdorf la cosa di cui vado più fiero. Non ho fatto causa alla FIS perché…”
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